Il cosiddetto “calendario del cibo italiano” festeggia il pan di spagna il 25 maggio. E Giovanni Battista Cabona, cuoco-pasticciere nativo di Crocefieschi, nell’entroterra genovese, sarebbe forse stato ignorato dagli storici per quanto attiene a gran parte delle sue abilità culinarie. Ma a metà del XVIII secolo seguì il diplomatico genovese Domenico Pallavicini (rampollo d’una influente ...
Dal felice incontro di professionalità complementari, è andato costituendosi un gruppo di lavoro, ora in grado di progettare eventi e iniziative enogastronomiche (conferenze, degustazioni, showcooking e corsi) in una pluralità di contesti, ed in cooperazione – caso per caso – con una pluralità di soggetti. Ad una parte di taglio storico-culturale a cura di Umberto ...
Impasto di semola di grano duro o farina di grano tenero * , acqua, talora uova (non nelle più grossolane ed economiche!), che si plasma in varie forme – sminuzzando, sfregando, incavando, attorcigliando, pizzicando… – per cuocerlo in acqua o brodo. Si distingue infatti in ...
Può essere salata oppure dolce (dolce la incontri prevalentemente nello spezzino, Vezzano Ligure, Castelnuovo Magra, Ameglia, Ortonovo…). Quantunque Recco (GE) ne abbia talvolta rivendicato la paternità, la torta di riso al forno – peraltro compresa nel ricettario nazionale dell’Artusi (1891) * – è anche a ...
Giobatta Ratto è l’autore de La cuciniera genovese (1863), edito dai fratelli Pagano, un forziere contenente 479 ricette, e precedente di 28 anni l’Artusi. Il nome dell’autore comparve in realtà solo alla terza edizione, e quello del figlio Giovanni (un musicologo) alla quarta. Poiché pochi ...
Polenta proviene dall’ebraico pol=fava (donde puls e anche polka). La farina di granturco si diffonde a partire dal 1808 * . Piatto poverissimo, inconsistente, la polenta infatti non preservava dalla terribile pellagra (malattia che, scopriamo leggendo l’Artusi, scompare solo agli inizi del ‘900). La polenta ...