30 gen 2023  | Pubblicato in Ligucibario

Viaggio a Sampierdarena con Dante Conte 2

sampierdarena di ieri in vetrina presso una storica pasticceria di via rolando

sampierdarena di ieri in vetrina presso una storica pasticceria di via rolando

Porto sempre nel cuore Sampierdarena.
Vi nacque nel 1915 mio padre, Alfredo Curti, che dopo aver viaggiato dentro una guerra, per mezzo mondo, e girato perfino video fra i bellicosi indios del Mato Grosso mi chiese, quando fosse giunto il momento, di seppellirlo alla “Castagna”, non lontano dalla casa in cui era nato (le doglie di mia nonna furono scambiate per un’indigestione)… Richiesta che beninteso esaudii.

Sampierdarena, passato e presente

A Sampierdarena mi riporta la storia delle sue antiche, gloriose trattorie (la Gina, Toro, Brillé…), ormai purtroppo chiuse, storia che ho raccontato in un’affollata conferenza alla “Biblioteca Civica Berio“, durante la quale ebbi il piacere di conoscere Fulvio Majocco, il quale a quel tema aveva dedicato un in-tro-va-bi-le libriccino (ma oggi grazie alla cortesia dell’autore esso è un file in pdf nel mio computer…).
A Sampierdarena mi riporta anche l’amico Marco Benvenuto, giornalista-divulgatore, sampdorianissimo, con cui commentiamo le vicende socioeconomiche locali e con cui ci scambiamo indirizzi “golosi” di macellerie, pasticcerie… Più o meno, tutti i sabati mattina vi si svolge il mio shopping, dopo un viaggio di mezz’oretta sui filobus della linea 20.
Sampierdarena, come molti sanno, è anche luogo il quale – per svariate cause che non è qui il caso di elencare – ha subito, specie da fine ‘800, trasformazioni davvero sbalorditive, e talvolta devastanti (al lussuoso ristorante Giunsella si danzava pieds dans l’eau…). Non a caso, un altro libriccino che Majocco ha scritto, stavolta insieme a Gino Dellachà, Mirco Oriati e Rossana Rizzuto, s’intitola Ti ricordi San Pier d’Arena?

Dante Conte e Sampierdarena, la mostra

Tutto questo, forse, mi ha condotto – appena è stata inaugurata – alla mostra, a ingresso lodevolmente gratuito, del pittore Dante Conte presso l’accogliente Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti (ottima occasione culturale che si protrarrà fino al 12 marzo).
Conte, morto assai giovane, ucciso nel 1919 dall’epidemia di “spagnola” che falcidiò l’Europa e il mondo, davvero dedicò grandi attenzioni al proprio territorio, ad una Sampierdarena ancora Comune autonomo, prima delle aggregazioni d’epoca fascista.
E’ un abitato d’inizio ‘900, quello che affiora dalle opere, dove Conte ritrae con colori caldi vedute e persone, ora gli operai della “rivoluzione industriale sampierdarenese”, ora il marinaio Baggetto, ora Villa Scassi col magnifico parco, ora la sorella, còlta in un momento pensoso
Le opere esposte, fra cui bei carboncini, rendono un minimo di giustizia ad un artista sospeso fra realismo e post-impressionismo, che studiò a Genova e Firenze (dove ebbe per maestro il grande scultore alessandrino Augusto Rivalta, 1837-1925) e che verosimilmente ebbe fecondi contatti anche con milieu londinesi, ma che qui – dopo la prematura morte – fu troppo a lungo trascurato.
Ora le sue creazioni vi attendono in pieno centro città…
Umberto Curti
umberto curti

2 thoughts on “Viaggio a Sampierdarena con Dante Conte

  1. Commenta Fabio Lavagetto mag 5, 2024 22:27

    Ho letto con un po’ di malinconia.La mia trisavola “Ginin” aveva la trattoria in piazza Bovio, poi piazza Barabino. Nel 1928 mia nonna serviva a tavola quando vennero le doglie, sali’ sopra in camera e partorì mia madre che venne portata giù e mostrata agli avventori del tavolo che stava servendopoci prima. Ricordo i tanti racconti di mia nonna, di Conte e Vernazza, e di Salgari che frequentavano la trattoria…

    • Commenta Luisa mag 7, 2024 09:26

      Gentile Signor Lavagetto,
      ho pubblicato con piacere il suo significativo commento. Come avrà intuito, anche in ricordo di mio padre – che peraltro, mannaggia, era genoano – ho lavorato molto sul tema Sampierdarena, anche tenendo conferenze (Biblioteca Berio…) sulle antiche trattorie dove mangiava perfino Mario Soldati (il Toro alla Coscia). Se ha piacere di contattarmi sia per approfondire il tema sia per “realizzare” qualcosa insieme, mi trova con piacere al 328 6914723. Cordialmente, Umberto Curti

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