camalli

Sciamadda

A Genova sciamadda sta per “fiammata”. Sovente ubicati nei carruggi, questi ristori caratterizzati dall’ampio bancone e dalle piastrelle chiare ai muri, sono piccoli – e odorosi – ambienti che prendono il nome dal forno dove brucia la legna, per cucinare anzitutto ampie teglie d’immancabile farinata (di ceci), ovvero l’antica scribilita, e panisse, fritti di pesce/acciughe, ...

Fainotto

Il fa(r)inotto era il “commestibili” che vendeva farine. Cosa diversa dal tortaio (ö tortâ, che preparava specialmente torte, e farinate) e dalle sciamadde (con la fiamma sempre accesa per preparare piatti vari a camalli ecc.). Erano i fumosi ristori, con le grandi teglie in rame stagnato e il forno a legna, tipici dei centri storici, ...

Niente Pasqua senza torta Pasqualina

Niente Pasqua senza torta Pasqualina
Torta Pasqualina, rito di Liguria Pasqua. Ogni regione come noto ha i propri miti e riti, salati e dolci (l’agnello, il casatiello, la pastiera, la colomba…). La Liguria vanta, non me ne voglia la cima, anzitutto la torta Pasqualina (oggi anche inserita nell’elenco P.A.T. prodotto agroalimentare tradizionale). Gloria e storia della torta pasqualina Giovanni Ansaldo, ...

Omaggio alla Val Polcevera

Omaggio alla Val Polcevera
Oggi racconto la Bianchetta, autoctona nel Genovesato, superstite anche dove forse non la immagini, sulle colline di Val Polcevera, ad un passo sopra i trafficati svincoli della città costiera. Colline che ospitarono pascoli, mulini, orti e piccole vigne, filari più o meno ripidi e sistemati, gloria arcinota fu il cru Coronata (da columna?), oggi pressoché ...

Buridda

La parola è di origine araba (origina anche il provenzale bourride) e allude a un “umido”, detto anche “pesce in tocchetto”, per il quale vengono privilegiati pesci di scoglio e frutti di mare, con qualche crostaceo (cuocere prima i pesci più grossi). Si serve calda ...