ricotta

Ricotta vaccina

“Importata” (forse!) da pastori saraceni, la ricotta è chiamata “secondo formaggio” in quanto ri-cotta – e in realtà non è un formaggio – . Si ricava da cottura del siero residuato * . L’aggiunta di latte intero o di panna realizza una ricotta più dolce, ...

Pecora brigasca

La pecora (pecus = bestiame), femmina del montone e generalmente priva di corna, come noto fornisce lana, latte, carne. Il latte in proporzioni inferiori rispetto alla capra, ma ad alto rendimento in formaggi. Partorisce da 1 a 5 agnelli dopo 145 giorni di gestazione, e ...

Brusso (dell’Alta Arroscia, Argentina, Nervia)

Latticino ovino dell’area imperiese, è una ricotta fermentata e smossa (in tini di legno al fresco) per una settimana con sale e pepe, talora anche aceto e peperoncino. Un tempo si poneva nello “scorso” di ciliegio o di larice, oggi si vende prevalentemente nel vetro. ...

Sarazzu

Sarazzu (ma la grafia come noto può variare!) è una ricotta salata e stagionata (almeno 7 giorni), affine al Sairas piemontese (conico in quanto prodotto e commerciato dentro tele). Rientra nei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.). Si produce prevalentemente nel Genovesato, in Val d’Aveto (dal siero ...

Baciocca

Famosa torta salata a base di patate, lardo e parmigiano, tipica delle valli Fontanabuona, Sturla, Graveglia * , da cuocersi sotto un testo – altrimenti mezz’ora in forno a 180° – . In Val di Vara entra nell’impasto la ricotta, in Val d’Aveto il “sarassu” ...

Armelette

Armelette o lasagne bastarde, in Lunigiana sono tagliatelle/lasagne di farina di grano e di castagne, simili ai battolli (caiegue) del Genovesato, ma senza quel vino bianco che talora incontriamo nella ricetta dei battolli. Si condiscono con porri, ricotta, pecorino secco grattugiato… Umberto Curti