20 gen 2023  | Pubblicato in Ligucibario

Alta Via dei Monti Liguri, un teamwork

calizzano

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Nel corso GAE Guida Ambientale Escursionistica, in svolgimento presso l’Ente F.Ire di Genova, stiamo “percorrendo” l’Alta Via dei Monti Liguri.

Alta Via dei Monti Liguri – cosa è

Alta Via dei Monti Liguri: in estrema sintesi, un tracciato di 440 km circa che, suddiviso in 8 zone e in 43 tappe di solito ben segnalate (tacca biancorossa), da due a quattro ore circa di cammino l’una, percorre tutta la Liguria da Ventimiglia (IM), zona stazione, a Ceparana (SP), “riunendo” a sistema per l’appassionato di escursionismo pressoché tutti i percorsi, e vette, più green e affascinanti dell’arco regionale.
Uno scrigno di biodiversità e un modo peculiare per approcciare tutta, proprio interamente, la Liguria, di fatto dal confine con la Francia sino alla bassa Val di Vara, grazie a cammini più o meno di crinale che la traversano sullo spartiacque.
Cammini inclusi anche in due grandi itinerari escursionistici europei, l’E-1 e L’E-7. Il primo da Capo Nord (Svezia) a Capo Passero (Siracusa), il secondo da Lisbona a Costanza.

Alta Via dei Monti Liguri – un cammino “vivo”

L’Alta Via “nacque”, ambiziosamente per i tempi (rammento trattarsi dei primi anni ’90 del secolo scorso), all’interno del Piano Territoriale Regionale, traguardando un turismo green e, grazie ad esso, una crescita socioeconomica delle aree toccate dal tracciato. E’ infatti un cammino piuttosto “vivo”, che “riutilizza” e raccorda antichi sentieri di mercanti e pastori (nonché vie di fuga dagli assalti saraceni) quasi tutti di grande fascino. I tracciati e i panorami sono infatti, salvo brevi tratti, immersi totalmente nella natura, con tappe di diversa lunghezza e impegno (alcune perfette anche per famiglie con bambini), che regalano cime, passi, fortificazioni, borghi, boschi, ruralità quiete, torrenti e laghetti…, e il blu del mare là parallelo, all’orizzonte, a poche ore – o anche meno – di marcia.

Alta Via dei Monti Liguri – fruizione ed esperienze sportive

Sono talora praticabili, per accedervi o ripartire, anche collegamenti con mezzi pubblici – compreso il cosiddetto trenino di Casella, presso Genova – , limitando così l’uso dell’auto.
Per agevolare ancor più la fruizione dell’Alta Via dei Monti Liguri sono presenti alcune strutture ricettive e rifugi (convenzionati), dove è possibile rifocillarsi, riposare e pianificare in piena libertà la marcia successiva, oppure le esperienze sportive. In Val d’Aveto, per esempio, si trovano percorsi da sci di fondo, presso il colle di San Bernardo di Mendatica si vola con i parapendii, qui e là i torrenti (dall’imperiese Arroscia allo spezzino Vara) consentono rafting e canyoning, molti tratti si possono godere in mountain bike, o a cavallo…

Alta Via dei Monti Liguri – progettare offerta turistica

Nel corso dell’ultima lezione, con gli allievi ho approfondito le 10 territorialità comunali dell’Imperiese interessate dal tracciatodell’Alta Via dei Monti Liguri: Armo, Camporosso, Cosio d’Arroscia, Dolceacqua, Mendatica, Pigna, Pornassio, Rocchetta Nervina, Triora, Ventimiglia.
Per ciascuna – poiché l’offerta turistica si costruisce sempre in rete, saldando network professionali (1+1=3) – segnalando ai corsisti risorse archeologiche, musei, giardini botanici, agricolture, apicolture, eventi, pagine di scrittori, DOC vinicole, tradizioni enogastronomiche… Patrimoni che fungano da ulteriore stimolo all’apprendimento…
Da “vecchio” formatore so bene, infatti, quanto la curiosità intellettuale, l’intraprendenza, la capacità di porsi in gioco e lavorare in squadra consentano poi ai corsisti un approccio al settore turistico (settore – si rammenti – trasversale, complesso, multiplayers, competitivo…) più consapevole ed efficace.
In alto i cuori!
Umberto Curti
umberto curti

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