17 ott 2018  | Pubblicato in Ligucibario

Silvia Bottaro a Roma racconta Vincenzo Nosenzo

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Vincenzo Nosenzo stampò a Savona-Zinola, nella propria officina “Lito-latta”, i due ormai sempre più preziosi “libri di latta”, uno (correva l’anno domini 1932) nientemeno che dal testo di un ispirato Marinetti, l’altro (1934) da Tullio d’Albisola (Tullio Mazzotti), con illustrazioni d’un ancor giovane Bruno Munari.
A questo creativo, noto purtroppo non quanto meriterebbe, la mia cara amica Silvia Bottaro (infaticabile playmaker dell’Associazione “Aiolfi”) ha dedicato nel 2009 (per i tipi dell’editore torinese Omega) un’avvincente biografia (Vincenzo Nosenzo: prestidigitatore e Re della latta), che s’arricchisce di una bibliografia straordinaria, capace essa stessa di restituire la temperie culturale d’una stagione irripetuta.
Ligucibario® non è la sede per ripercorrere ciò che una delle poche (l’unica?) autentiche avanguardie artistiche italiane realizzò anche a Savona e dintorni, lasciando una dote anch’essa non percepita nelle sue reali fecondità, ma mi colma di piacere apprendere che questa biografia bellissima sarà presentata venerdì 19 ottobre alle 16.30, presso la Sala Spadolini al Ministero Beni e Attività Culturali in  Roma, col saluto del Presidente del Centro Antinoo Dr. Luigi Romiti, e interventi della Prof.ssa Lina Sergi Lo Giudice, già provveditore agli studi e direttore generale del Miur, e dell’artista e poeta Georges De Canino.
Anche su Google non è difficile percorrere il curriculum e l’intraprendenza (futurista?) di Silvia Bottaro, un’esistenza intera spesa nell’engagement culturale. Ma poiché questa mia dedica “affettuosa” è resa pubblica affinché molti la leggano, io rivolgo a Silvia le mie felicitazioni unitamente ad una certezza: lei ed io – pur da provenienze diverse – percorriamo cammini convergenti, che pongono la tutela e la valorizzazione culturale sempre come valore prioritario nella tutela e valorizzazione dell’uomo. Sono peraltro finalità perseguibili in molti modi, anche nelle realtà territoriali appartate, anche lontano da riflettori mediatici, anche nella quotidianità più discreta, anche parlando sottovoce. Ma il messaggio che Silvia fa risuonare da Savona è forte e chiaro.
Congratulazioni sincere, Silvia, je vous félicite, Madame!
Umberto Curti
umbi bello

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