2 set 2019  | Pubblicato in Ligucibario

Pansoti, coniglio alla ligure e…Lugana!

daniela guandalini

daniela guandalini

Avrei voluto iniziare questo mio primo appuntamento su Ligucibario® con un vino della vicina zona pavese (vi ricordo che vengo dalle afose risaie della Lomellina), ma mi pareva un esordio troppo scontato.
La mia musa ispiratrice nella proposta di oggi è stata una gita di fine estate sulle rive del Garda alla ricerca di un po’ di frescura. Insieme “assaggeremo” il vino bianco per eccellenza delle zone del lago che vanno da Desenzano e Sirmione a Peschiera del Garda: Il Lugana DOC. È un vino bianco da uve Turbiana, anche chiamato Trebbiano di Lugana sulle sponde lombarde e Trebbiano di Soave sulle sponde venete. L’abbinamento classico lo vedrebbe con primi e secondi a base di pesce, ma perché accontentarci? Io l’ho assaporato, bel fresco (10° circa), con un piatto di gnocchi fatti in casa con Formagella di Tremosine, striscioline di speck e cipollotto verde.
Bianco dalla vivace acidità e grande freschezza ha una gradevole aromaticità, profuma di frutta fresca matura, di agrumi, fiori bianchi e erbe aromatiche. In bocca è pieno, morbido e armonico, ci dona note minerali e un finale leggermente ammandorlato.
Ma basta tergiversare, è arrivato il momento di abbinare il Lugana lombardo a piatti tipici della Liguria, accantonando per il momento tutto ciò che di pesce la grande cucina di questa regione ci offre.
Con la versione ferma e classica del Lugana propongo un bel piatto (abbondante mi raccomando, non quelli da nouvelle cuisine) di classici pansoti con ripieno di prescinsêua, un poco di ricotta e tante erbette locali, conditi con salsa di noci e – alla fine – spolverati con parmigiano reggiano DOP e addirittura noce moscata.
La versione superiore invece (affinamento di minimo un anno) l’abbinerei con il coniglio alla ligure, quello con taggiasche e pinoli (italiani!), che riproporrò in futuro certamente con un rosso (e non me ne voglia la mia coniglietta Cindy da tempo impegnata a scavar gallerie nel giardino dei miei). La freschezza del nostro Lugana ben si contrappone alla grassezza dei condimenti e la sua morbidezza e persistenza ben si sposa con l’aromaticità di alcuni ingredienti di entrambi i piatti (le notizie le trovate su Ligucibario®, qui a destra, alla sezione “il top del tipico”).
E a fine pasto, se vi vien voglia di un dolcetto – non lievitato – o di un pezzetto di formaggio stagionato (finanche qualche Bleu…), il Lugana lo “meditate” anche nella versione vendemmia tardiva.
Buona degustazione e buoni abbinamenti dalla vostra Daniela Guandalini!

 

 

 

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