13 mag 2021  | Pubblicato in Ligucibario

Genova, capitale della cultura gastronomica 4.0

4.0Si è tenuta il 12 maggio presso Genova Blue District, in via del Molo, la conferenza-stampa “Laboratori d’innovazione. Open innovation city”.
Moderati da Federica Cedro, si sono succeduti al microfono Francesco Maresca (Assessore allo sviluppo economico, portuale e logistico), Claudio Oliva (Direttore Job Centre srl), Fulvia Mangili (Direttore operativo associazione Festival della scienza) e – connesso online – Alberto Anfossi (Segretario generale Fondazione Compagnia di San Paolo).
Era lì per noi, in quanto tra le realtà vincitrici del bando, Luisa Puppo, con l’innovativo progetto “Genova, capitale della cultura gastronomica 4.0”. Intervistata dallo staff del Comune, cui va il nostro ringraziamento, Luisa Puppo ha accennato alle potenzialità di un posizionamento anche enogastronomico della città di Genova in virtù di un forte patrimonio identitario, si pensi anche ai finger food, che lega la Superba – ancora una volta – al porto e al mare. Ecco il tema, attiguo all’heritage materiale (musei, quartieri…), della “biodiversità culturale”, così centrale oggi che tanto si allude al cosiddetto turismo esperienziale, il quale, a prescindere dal food ma certamente anche in stretta sinergia col food, chiede autenticità, momenti emozionali, relazioni umane a diretto contatto con le comunità ospitanti…
luisalabE’ tuttavia palese, e Luisa Puppo lo sottolinea, che al “digital customer journey” (8 turisti su 10 ormai prefigurano e modellano online i propri viaggi sia leisure sia business…) non corrispondano ancora adeguate competenze digitali, ciò che ostacola sia il marketing promozionale sia il management degli arrivi. Il progetto “formativo” di Luisa Puppo mira pertanto a sviluppare competenze trasversali funzionali a quelle trasformazioni prefigurate anche da Agenda 2030, la quale nei suoi 17 goals non cessa di esortarci alla sostenibilità socioeconomica, ed ecologica, ad una blue&green economy realmente partner e non predatrice del pianeta.
Genova, capitale della cultura gastronomica 4.0” è in tal senso un vero toolkit, una scatola d’attrezzi che trasferirà ai discenti conoscenze/skills riconducibili alla diade concettuale tradizione+innovazione (il futuro poggia anche su idonee conservazioni di memoria), per un efficace storytelling – online e offline – del genius loci, dello spirito cittadino, di quell’atmosfera che farebbe/fa di Genova, davvero, una location unica al mondo.
In tal modo, peer to peer, la generazione Z – così incline al web ed ai social media – s’interfaccerà ai propri coetanei con strumenti e linguaggi idonei al target ed ai contenuti da rappresentare, all’insegna di un’interculturalità ospitale, senza la quale – del resto – Genova non sarebbe se stessa e non potrebbe candidarsi ad alcun branding.
Umberto Curti
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