Ghiottoneria di fine pasto, entra tuttavia anche nel monumentale fritto misto di terra alla ligure, e in sé sposerebbe bene un DOC Golfo del Tigullio moscato (ma v’è chi suggerisce un passito di non eccessivo calore). A livello di ricetta culinaria, il latte che riceve ...
Vedi qui nell’alfabeto del gusto scorzonera * . Queste radici (“radicce”) usavano lesse, di contorno a capponi, a umidi ecc., rinforzate da acciughe sotto sale. Sovente appartenevano ai menu natalizi (anche perché considerate medicamentose). Il Rossi (Cuciniera del 1865) le condisce con olio, sale e finocchio pestato ...
Salamini (natalizi), lessi e rosolati, sono spesso contornati da cipolle, radici di Chiavari (GE) lesse… Sono di sangue e animelle suine – con latte, frutti secchi, pepe, sale, alloro… – , si confezionano nel budello suino, hanno un peso di circa 2-4 etti e un ...
Scabei, skabeli (cioè pezzi, porzioni), levadei (cioè che lievitano), morseleti, sono – nello spezzino – fritti di pan di grano, e si mangiano ad esempio con salumi e formaggi. Ovvie le affinità col pan fritto imperiese, con le bagasce cuneesi e con lo gnocco fritto ...
E’ il piccolo di pecora sino a 1 anno d’età, “da latte” se macellato entro le 4-6 settimane e di peso inferiore ai 10 kg, “semisvezzato” se entro le 8-10 settimane, peso inferiore ai 14 kg * . A Roma viene detto “abbacchio”, bacchio è ...
La farcia è classicamente con uova, parmigiano, pane ammollato nel latte, sapori… Il Dellepiane (1880) le spolvera con zest d’arancia grattugiato. Il piatto presenta una vaga parentela, fra gli altri, col cosiddetto “tegame di Vernazza” (SP) e con le acciughe “in torta”, che prevedono il ...