nico orengo

Vie del sale

Le vie del sale sono antichi percorsi – reticoli, per meglio dire – lungo i quali dalle coste viaggiava il preziosissimo sale (l’oro bianco), ottenendo in cambio, lungo il ritorno, prodotti quali farina, olio… Esse mettevano dunque in contatto il mare, tramite l’entroterra, con tutta la pianura padana, ed erano percorse tanto da mercanti (mulattieri) ...

Guglielmi, Libereso

Guglielmi, Libereso. Fu un botanico bordigotto, innovatore, vegetariano, scrittore, pacifista…, nel caso di Guglielmi è difficile privilegiare una definizione rispetto alle altre. Il suo nome, Libereso, fu un’idea del padre, anarchico tolstoiano, e studioso di esperanto, che chiamò l’altro figlio Germinal. Quindicenne, nel 1940 fu convocato da Mario Calvino alla stazione sperimentale di floricoltura di ...

Acciuga mia, pane del mare

Acciuga mia, pane del mare
In questi giorni si parla molto di acciughe… E in cucina con Ligucibario®, la “ricetta della settimana” è oggi un insieme di contenuti fruibili dalla mia piattaforma. Un elogio dell’acciuga, in definitiva, e qualcuno l’ha pensato e oltre me ne ha già scritto. Il “pane del mare” arriva in Liguria a giugno, superando Gibilterra, ma ...

Ventimiglia, mood di Liguria

Ventimiglia, mood di Liguria
Pasqua, due giorni con Luisa da “investire” via dal lavoro, in quel tour d’Italia che ci piace, sempre in cerca di luoghi davvero suggestivi e davvero non affollati. E questa volta sarà Ventimiglia. Ventimiglia, esplorare il genius loci Come mai Ventimiglia?, mi chiedono. Albintimilium – di cui oggi ammiriamo resti del teatro e delle terme – ...

Orengo, Nico

Nico Orengo fu un giornalista e scrittore torinese, nonché acquerellista, che compose anche versi poetici e filastrocche (specie dopo la nascita del figlio Simone nel 1969). Di origine ligure (e nobile, ma per nulla snob), è seppellito alla Mortola, presso Ventimiglia (IM) ad un passo dalla Francia. I titoli di alcuni suoi libri rivelano bene ...

Salti di acciughe e vie del sale

Salti di acciughe e vie del sale
“Storie che s’intrecciano, antiche, vecchie, nuove; pescatori, donne, finanzieri, contrabbandieri di sale, acciugai… in tutto il libro si sente il profumo dell’aglio rosa, del salso del mare, delle valli nascoste e della Olga, la rossa di capelli che passa nelle pagine come una cometa”. Così, Rigoni Stern tratteggiava “Il salto dell’acciuga” del torinesissimo Nico Orengo, ...