26 lug 2023  | Pubblicato in Ligucibario

Il ripristino della natura 1

smartI giorni scorsi una ottima notizia ed una pessima.

La notizia ottima è stata l’adozione da parte del Parlamento europeo (con 336 voti favorevoli, ma ben 300 contrari e 13 astenuti) della legge sul cosiddetto “ripristino della natura”.

La pessima è stata la morte dell’antropologo Marc Augé, cui dobbiamo fra l’altro il concetto dei cosiddetti non luoghi (autogrill, motel, stazioni, aeroporti, metropolitane, outlet…), così diffusi nella nostra stagione storica. Non luoghi nei quali transitiamo e non viviamo, ciascuno – non di rado – rinserrato nella propria individualità e solitudine.

E’ stato detto che in qualche modo l’antropocene (globalizzando consumi e consumismi, mutando climi, desertificando luoghi, liquefacendo società…) si “sposa” di fatto anche alla perdita del senso di comunità che ormai investe numerose realtà territoriali e popolazioni. E molti giovani “fuggono” da borghi dove non riescono più ad immaginarsi un lavoro eccetera. Il depauperamento culturale in atto, per dirla ad es. con Luciano Canfora, fa peraltro sì che “gli studenti (…) diventano più facilmente vittime del potere, vengono resi fragili e manipolabili (…) perché i ragazzi sono privati della capacità critica, di quella capacità cioè di comprendere e di studiare storicamente, di distinguere, trasformandoli così in pappagalli parlanti dotati, a volte, di memoria e nulla più. Di trasformarli appunto in sudditi e non in soggetti politici”.

Bene ha fatto il capacissimo Luca Mercalli, sulle pagine de Il fatto quotidiano, a invocare sanzioni per quei giornalisti e comunicatori che, in spregio ad ogni deontologia professionale, diffondono tesi pseudo-scientifiche (inutilità dei vaccini, inesistenza di un cambiamento climatico…) mai poggiate su fonti e dati oggettivi. Tanto più che oggi il web ed i social media rendono immediatamente virale ogni contenuto, ivi comprese le fake news. Uno dei peggiori e meno contrastabili mali del nostro tempo

Ligucibario® – occupandosi di territorio, enogastronomia, tradizioni… – è (e non da oggi) costantemente schierato dalla parte della sostenibilità e della biodiversità, dei luoghi e non dei non luoghi, e di una cultura che sappia avvicinare i giovani per renderli meno vulnerabili e più responsabili.

Tutelare e valorizzare l’ecosistema ambiente è il primo passo per consentire a se stessi e agli altri un futuro possibile, per contrastare ciò che è falso “sviluppo” (ovvero che non è “progresso”), per promuovere un turismo rispettoso della natura, del genius loci, delle cultivar e dei cibi genuini – i sapori del buonessere – , dei prodotti artigianali autentici.

Se un lungo cammino inizia sempre con piccoli passi, Amico lettore quando fai la spesa chiediti dunque quanto carburante e quanto inquinamento sono costate quelle merci che prima di giungere sugli scaffali hanno dovuto percorrere miliardi di chilometri…

Umberto Curti

umberto curti

One comment on “Il ripristino della natura

  1. Commenta Maurizia Spotorno lug 30, 2023 23:40

    Questo articolo è veramente speciale.
    Condivido pienamente quanto hai espresso in modo chiaro e dettagliato,come sempre.
    Sino a quando ci saranno chiare ed autorevoli voci che si esprimono in questo modo ci sarà speranza.
    Grazie!

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