Si sono concluse presso ente F.Ire di Genova le lezioni mie (e di Luisa Puppo) alla seconda edizione del corso di qualifica per Guida Ambientale Escursionistica.
Il tutto si è svolto in una maniera molto costruttiva, e oserei dire che coi corsisti si è instaurato un rapporto d’intensa vicinanza, che naturalmente ha giovato al clima d’aula e all’apprendimento.
Guida Ambientale Escursionistica: contenuti, bibliositografie e metodologie
I contenuti di mia pertinenza (in sintesi, turismo sostenibile, e patrimoni “antropologici” della Liguria) sono peraltro valsi davvero a trasferire prassi operative tipiche del mio lavoro quotidiano: in concreto
1)le mindmap turistiche (che irradiano link progettuali e agevolano la creatività),
2)le griglie di competitività territoriale (con cui ponderare realisticamente le dotazioni di un’area),
3)le swot analysis (per affrontare in prospettiva opportunità e minacce provenienti dal mercato),
4)i casi-studio (da cui trarre e contestualizzare strategie vincenti),
5)le psicografie (per profilare bene i target),
6)le linee guida per l’ideazione di itinerari (che non sono un semplice collage di luoghi messi in fila e uniti da un trattino…),
7)infine i format d’offerta esperienziale (per cogliere efficacemente i trend in atto)…
Quanti Comuni e imprese si gioverebbero di “consulenze” come questa!
Ho poi voluto progettare – a mie spese – 3 degustazioni in aula, rispettivamente pesto, vino ed olio extravergine DOP, al fine di mostrare come un prodotto/ricetta si faccia paesaggio, narrazione, plusvalore, soprattutto in un tempo come il nostro (l’osceno antropocene), nel quale la cosiddetta globalizzazione – che Pier Paolo Pasolini definirebbe sviluppo ma mai progresso – insidia terre, comunità, cultivar, tradizioni (quelle che Ligucibario®, per quanto può, da molti anni descrive e promuove).
Ho inoltre fornito “chilometriche” sitobibliografie e suggerimenti di documentari, in taluni casi si è trattato di materiali straordinari, che andrebbero “adottati” nelle scuole – come si suol dire – d’ogni ordine e grado (dai libri di Paolo Cognetti ai film di Alessandro Scillitani…), affinché ciascun corsista potesse poi procedere con autonomi approfondimenti personali, anche in base ai geo-contesti su cui intenderà operare.
I corsisti hanno poi richiesto all’editore la copia elettronica (è gratuita) del mio recentissimo Sostenibilità e biodiversità. Un glossario (a questo link), che presumo e spero li “equipaggerà” con ulteriori chiarimenti e spunti (sono oltre 400 i lemmi sviluppati).
Guida Ambientale Escursionistica: una professionalità a 360°
Il fine della docenza, univoco e costante, è stato quello di formare via via una professionalità a 360°, profonda conoscitrice del territorio (costa ed entroterra), a proprio agio dentro le dinamiche di un turismo sempre più destagionalizzabile, immersivo e relazionale, idonea ad accogliere e ad interagire in modo il più possibile interculturale ed empatico, e pronta ad uno storytelling mirato e coinvolgente.
Nella mia visione, e qui concludo, la Guida Ambientale Escursionistica è infatti una “cerniera” preziosissima tra offerta e domanda, chiamata a rappresentare beni che si legano strettamente anche alla ruralità, al genius loci, a quelle fasce terrazzate da muretti a secco (patrimonio Unesco) che un po’ tutto il mondo ci invidia…
In bocc’al lupo per l’imminente esame di abilitazione, dunque, e arrivederci sui sentieri, magari quelli delle 43 tappe dell’Alta Via dei Monti Liguri, che abbiamo percorso “virtualmente” Comune x Comune, e magari dentro la faggeta della “mia” Barbottina, per un bagno di foresta o shinrin yoku che dir si voglia!
Umberto Curti