28 giu 2023  | Pubblicato in Ligucibario

Guida Ambientale Escursionistica in Liguria – un diario di bordo

DSCN2099Si sono concluse presso ente F.Ire di Genova le lezioni mie (e di Luisa Puppo) alla seconda edizione del corso di qualifica per Guida Ambientale Escursionistica.

Il tutto si è svolto in una maniera molto costruttiva, e oserei dire che coi corsisti si è instaurato un rapporto d’intensa vicinanza, che naturalmente ha giovato al clima d’aula e all’apprendimento.

Guida Ambientale Escursionistica: contenuti, bibliositografie e metodologie

I contenuti di mia pertinenza (in sintesi, turismo sostenibile, e patrimoni “antropologici” della Liguria) sono peraltro valsi davvero a trasferire prassi operative tipiche del mio lavoro quotidiano: in concreto

1)le mindmap turistiche (che irradiano link progettuali e agevolano la creatività),

2)le griglie di competitività territoriale (con cui ponderare realisticamente le dotazioni di un’area),

3)le swot analysis (per affrontare in prospettiva opportunità e minacce provenienti dal mercato),

4)i casi-studio (da cui trarre e contestualizzare strategie vincenti),

5)le psicografie (per profilare bene i target),

6)le linee guida per l’ideazione di itinerari (che non sono un semplice collage di luoghi messi in fila e uniti da un trattino…),

7)infine i format d’offerta esperienziale (per cogliere efficacemente i trend in atto)…

Quanti Comuni e imprese si gioverebbero di “consulenze” come questa!

Ho poi voluto progettare – a mie spese – 3 degustazioni in aula, rispettivamente pesto, vino ed olio extravergine DOP, al fine di mostrare come un prodotto/ricetta si faccia paesaggio, narrazione, plusvalore, soprattutto in un tempo come il nostro (l’osceno antropocene), nel quale la cosiddetta globalizzazione – che Pier Paolo Pasolini definirebbe sviluppo ma mai progresso – insidia terre, comunità, cultivar, tradizioni (quelle che Ligucibario®, per quanto può, da molti anni descrive e promuove).

Ho inoltre fornito “chilometriche” sitobibliografie e suggerimenti di documentari, in taluni casi si è trattato di materiali straordinari, che andrebbero “adottati” nelle scuole – come si suol dire – d’ogni ordine e grado (dai libri di Paolo Cognetti ai film di Alessandro Scillitani…), affinché ciascun corsista potesse poi procedere con autonomi approfondimenti personali, anche in base ai geo-contesti su cui intenderà operare.

I corsisti hanno poi richiesto all’editore la copia elettronica (è gratuita) del mio recentissimo Sostenibilità e biodiversità. Un glossario (a questo link), che presumo e spero li “equipaggerà” con ulteriori chiarimenti e spunti (sono oltre 400 i lemmi sviluppati).

Guida Ambientale Escursionistica: una professionalità a 360°

Il fine della docenza, univoco e costante, è stato quello di formare via via una professionalità a 360°, profonda conoscitrice del territorio (costa ed entroterra), a proprio agio dentro le dinamiche di un turismo sempre più destagionalizzabile, immersivo e relazionale, idonea ad accogliere e ad interagire in modo il più possibile interculturale ed empatico, e pronta ad uno storytelling mirato e coinvolgente.

Nella mia visione, e qui concludo, la Guida Ambientale Escursionistica è infatti una “cerniera” preziosissima tra offerta e domanda, chiamata a rappresentare beni che si legano strettamente anche alla ruralità, al genius loci, a quelle fasce terrazzate da muretti a secco (patrimonio Unesco) che un po’ tutto il mondo ci invidia

In bocc’al lupo per l’imminente esame di abilitazione, dunque, e arrivederci sui sentieri, magari quelli delle 43 tappe dell’Alta Via dei Monti Liguri, che abbiamo percorso “virtualmente” Comune x Comune, e magari dentro la faggeta della “mia” Barbottina, per un bagno di foresta o shinrin yoku che dir si voglia!

Umberto Curti

umberto curti

Commenta