Il Corochinato è un vino bianco aromatizzato, simil vermuth, originario di Genova, prodotto e distribuito dalla ditta “Vini Allara” di Pra’ (delegazione famosa anche per le serre di basilico). Il nome stesso evoca le origini nella località di Coronata, dalle cui verdi colline sovrastanti il Polcevera e poi il viadotto Morandi, proveniva quel vino bianco il quale costituiva il componente principale della ricetta del 1886 (f.lli Marenco, la sede era in via Donghi?). Localmente è noto anche come “Asinello”, nome derivante dall’etichetta sulla bottiglia che riporta simpaticamente un disegno dell’animale accompagnato dalla figura popolare di Paciugo, protagonista con Paciuga di una leggenda dell’XI secolo (un po’ cruenta ma a lieto fine, Paciuga viene assassinata ma risorge…), ambientata nei pressi del santuario di Coronata, ed è diffuso come aperitivo, liscio ed accompagnato da una fetta di limone. Il vino bianco, ottenuto da uve di vitigno cortese dell’Astigiano (75%), viene infuso per un mese con più di quindici erbe (tra cui radice di genziana, cardo santo, timo, origano, cannella, radice di rabarbaro, corteccia di china calissala, salvia sclarea, bacche di ginepro, assenzio pontico, condurango, legno di quassio) ottenendo una gradazione alcol di 16 gradi. Un bar in via di Canneto il Lungo, nei carruggi zeneixi, dal 1982 ne ha fatto un must (anche economico), con la striscia di focaccia, ma è ottimo anche con torte di verdura e con cuculli… Provare per apprezzare.
Umberto Curti