Ma i Romani mangiavano pesto?
La domanda, alla quale non si può che rispondere no (malgrado il notevole precedente del moretum), è un virtuoso pretesto per raccontare i mutamenti della gastronomia ligure attraverso i secoli: romanizzazione, medioevo “barbarico”, scoperta del Nuovo Mondo, Genova nei suoi siglos de oro, l’Ottocento di Giobatta Ratto e di Emanuele Rossi…
Ma il pretesto (diacronico ed insieme etno-gastronomico) mi varrà anche per entrare nei dettagli della nostra ricetta più celebre, una gloriosa salsa al mortaio, preparazione a crudo intorno alla quale vi porterò in un lungo viaggio: i tipi di basilico, quale aglio, i migliori pinoli, il ruolo del sale grosso, la centralità del sardo prima ancora che del parmigiano o del grana, infine sua maestà l’olio extravergine, e un brindisi immancabile col Pigato…
Vi aspetto nel centro di Savona venerdì 31 marzo alle ore 16.00, presso la bellissima Sala Rossa gentilmente concessa dal Comune. Sarà accanto a me Silvia Bottaro (figura di spicco della cultura savonese), dell’attivissima associazione “Aiolfi”, di cui mi onoro d’esser membro.
Buon pesto a tutti (purché sia pesto), e buon appetito agli antichi Romani!
Umberto Curti