Giovani e biodiversità. La resilienza ai tempi dell’antropocene.
In “anteprima” un amico videomaker mi ha spedito in visione un docufilm, di circa un’oretta, “ambientato” in quella terra di confine fra Liguria, Toscana ed Emilia che sintetizziamo col nome di Lunigiana. Ho dunque ammirato una raccolta di interviste ad agricoltori locali che si riuniscono attorno al credo del biologico (a prescindere dalle – costose e burocratiche – certificazioni). Via via dentro le immagini sono scorsi volti di imprese sovente giovani, che si impegnano in una resilienza capace di fronteggiare cambiamenti climatici, pandemie, difficoltà logistiche di ogni sorta.
Ligucibario® da molti anni – senza demagogie né blabla di facciata – milita a fianco delle filiere brevi, delle cultivar autoctone e dei grani antichi, delle botteghe artigiane, del cibo di qualità e del buonessere garantitoci dalla dieta mediterranea.
Sul sito dell’editore, è ottenibile gratuitamente il volume Sostenibilità e biodiversità. Un Glossario, che abbiamo realizzato in sinergia col Comune di Genova all’inizio del 2023, e che aggrega in 400 lemmi – di scorrevolissima lettura – tante delle “urgenze” dei nostri tempi. Il volume contiene anche una biblio e videografia finale con centinaia di titoli, per ottimi approfondimenti personali che il lettore potrà autonomamente assicurarsi…
Da formatore (turismo e gastronomia), mi emoziona ogni volta, lo confesso, sentir parlare i giovani, quando possiedono competenze e motivazioni forti. Non tutti sono stati ridotti a zombie chini su uno smartphone il quale non di rado, purtroppo, li isola dal resto del mondo o li rende prede del peggio. Ormai, sia chiaro, l’antropocene (e le disparità globali, e le agromafie, e la chimica, e il trash food, e il profitto ad ogni costo, e la cementificazione, e le fake news…) ci ha condotti all’ecocidio, ad un punto in cui è a rischio l’esistenza stessa del pianeta, della terra che ci nutre, contaminata dal fetore di pratiche agricole ed economiche devastanti. E questi giovani debbono al più presto prendere nelle proprie mani il futuro (di fatto, quindi, non solo il loro). Vorrei creare a mia volta un portale che contenesse le loro testimonianze, i casi di buone prassi, le interviste a chi accetta di sfidare il pericolo pur di non abbassare la testa, i link a siti che stanno dal lato giusto della barricata. C’è tutto un mondo, intorno, cantava una quarantina d’anni fa un gruppo musicale genovese. C’è una letteratura da Esiodo a Calvino. C’è persino un Papa, con un’enciclica come Laudato si’.
E’ tempo (adesso o mai più) di riorganizzare davvero e con coraggio – nessuno si senta escluso – la propria quotidianità, di non lasciarsi travolgere, di privilegiare la bellezza dell’utopia. Se ci siamo battiamo un colpo. Economia circolare, gruppi d’acquisto solidale, autenticità tracciabile, sicurezza alimentare, lotta all’OGM, riduzione degli sprechi, allevamenti rispettosi del benessere animale, custodia delle risorse appenniniche e alpine, riforestazione, potenziamento del trasporto pubblico, qualità delle nostre vite.
Questo è il made in Italy in cui mi riconoscerei.
Il momento è adesso, adesso o mai più.