14 mag 2025  | Pubblicato in Ligucibario

Basilico e pesto. English and storytelling all’ITS Albenga

 

albenga

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Basilico e pesto protagonisti della formazione superiore: uno storytelling in 20 punti dall’italiano all’inglese. Dal lessico settoriale bilingue alla necessità di approntare una narrazione sempre a misura d’interlocutore, in modo personalizzato e interculturale. Una sessione didattica a due voci per gli allievi dell’ITS “Tecnico superiore responsabile delle produzioni e trasformazioni nel settore ortofrutticolo” di Albenga – futuri custodi e ambasciatori di quei plus che l’agricoltura ligure “eleva” ad enogastronomie, originando una cucina varia, profumata, salubre, evergreen. Focus su immagine e percezione all’estero di basilico e pesto ligure, sulla tracciabilità della filiera e su  internazionalizzazione ed export del Made in Liguria.

pesto storyteller

 

Albenga, agricoltura e turismo ai tempi dell’antropocene

Mi emoziona sempre un po’ recarmi ad Albenga, l’antica Albingaunum, terra di una comunità che s’oppose strenuamente all’invasione romana. Ho poco tempo, e quindi dalla stazione ferroviaria il viaggio verso l’Ente formativo ELFO mi consente solo qualche rapidissimo sguardo al centro storico, uno dei più importanti in Liguria, intravvedo da lontano le torri… A questo luogo (contemporaneamente costiero, ricchissimo di archeologia e storia, e “terroir” – come direbbero in Francia – grazie a ortaggi, vini ed olii inarrivabili) ho dedicato non a caso molte pagine, ahimé tanto tempo fa, ne “Il cibo in Liguria dalla preistoria all’età romana”.

Albenga: l’esperienza dei luoghi

In questi anni chi faccia il mio mestiere ha constatato un uso eccessivo per non dire un abuso dell’aggettivo esperienziale. Ma cos’è poi, in senso quasi più antropologico che turistico, l’esperienza di un luogo? Nel mio pensiero (puoi leggermi anche qui) è un’immersione nel genius loci. Molti “nuovi” ospiti invocano – ed è bene che sia così – soggiorni ad alto tasso di autenticità: scoperte, emozioni, relazioni, la possibilità di entrare in contatto con le comunità, le tradizioni, i mestieri, i momenti quotidiani, le ricette, i modi di dire, gli artigiani.

La Liguria del turismo è ancora chiamata a rimboccarsi le maniche per attenuare alcuni ritardi e criticità (integrazione coste-entroterra, destagionalizzazione, lingua inglese, web e social media…), ma è destinazione che alberga in sé culture millenarie, donde heritage, patrimoni UNESCO, biodiversità, dieta mediterranea, dentro paesaggi accoglienti più o meno 365 giorni l’anno.

Basilico e pesto ad Albenga. Quanto a me, come dicevo sono ad Albenga perché Luisa Puppo, autrice anche di “Day by day English” (uscito nel 2013) svolge alcune docenze di inglese settoriale all’ITS “Tecnico superiore responsabile delle produzioni e trasformazioni nel settore ortofrutticolo”, in svolgimento presso l’Ente formativo ELFO di cui sopra, privilegiando come sempre le metodologie didattiche concrete, operative, in grado di “replicare” il più possibile quanto accade nei reali contesti lavorativi.

luisa puppo

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Basilico e pesto, formazione e identità territoriale

L’antropocene che scontiamo si caratterizza purtroppo anche per i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, il marketing pervasivo di alcuni oligopoli, la spregiudicatezza delle agromafie, un mix che ovviamente si riverbera anche nei consumi alimentari, pregiudicando la qualità a tavola. Occorre quindi, anche dentro le aule, sensibilizzare l’audience e ove possibile indirizzarla verso le cultivar autoctone, le filiere brevi, la stagionalità dei prodotti, il buonessere. Circa il tema basilico e pesto, con Luisa Puppo abbiamo dunque “allestito” uno storytelling (in 20 punti) relativo al basilico, al pesto, all’abbinamento enologico (in primis certamente il Pigato di Albenga), onde poi trasferirlo in lingua inglese, via via fornendo ai corsisti un corredo lessicale specifico, ma al contempo raccomandando loro una narrazione sempre a misura d’interlocutore, targettizzata ad hoc, perché – di fatto – la sola comunicazione efficace è quella che raggiunge il destinatario venendo opportunamente decifrata.
Basilico e pesto. L’aula è ottimamente intervenuta, con commenti e domande che hanno anzitutto riguardato le peculiarità del Basilico Genovese DOP, la storia del pesto e del mortaio, gli ingredienti, gli eventuali allergeni, i formati di pasta più adatti.
Luisa Puppo ha poi dedicato una nuova sessione didattica all’immagine e alla percezione all’estero di basilico e pesto: focus specifico sull’importanza di “standard”, affinché una filiera integralmente tracciabile consenta adeguata internazionalizzazione ed export del Made in Liguria.

Come si suol dire, la lingua inglese non è un fine ma un mezzo, e in tal senso essa può e deve, nell’àmbito di un ITS “Tecnico superiore responsabile delle produzioni e trasformazioni nel settore ortofrutticolo”, dare ai discenti la possibilità di imparare a dialogare caso per caso in modo personalizzato, interculturale, one to one. Diventando inoltre custodi e ambasciatori di quei plus che l’agricoltura ligure direttamente e indirettamente “eleva” ad enogastronomie, originando una cucina varia, profumata, salubre, evergreen – basilico e pesto, ad esempio…

Umberto Curti

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