15 lug 2024  | Pubblicato in Ligucibario

Che fai a Millesimo, una sera di luglio?…

il ponte della gaietta a millesimo (sv)

il ponte della gaietta a millesimo (sv)

Nella lieta cornice di Millesimo (uno dei “Borghi più belli d’Italia” cui Ligucibario® negli anni ha già dedicato pagine affettuose), una sera di luglio con Luisa Puppo ho assistito ad un monologo dell’autore-attore brindisino Pino Petruzzelli, momento engagé, di lirismo e di sensibilizzazione, che avrebbe meritato ben più folto pubblico, peccato. Personalmente seguo Petruzzelli, quando gli impegni di lavoro non ostano, dai tempi in cui – una ventina d’anni or sono? – iniziò a “teatralizzare” il mondo del vino, con uno sguardo peculiare e affettuoso verso quei viticoltori eroici cui anche la Liguria, sulle fasce terrazzate dai muretti a secco, deve tanto (e Gino Veronelli, che ebbi l’onore di conoscere perché sua mamma era di Finalborgo, chiamò “angeli matti” gli olivicoltori…).

Mi occupo di territorio, di enogastronomia, ergo di sostenibilità e biodiversità, e del resto il romanziere napoletano Raffaele La Capria scrisse esservi più storia in un’onda del Mediterraneo che in tutti gli altri oceani messi assieme (Braudel e Matvejevic presumo concorderebbero…).

Mi ha commosso udire dalla voce di Petruzzelli parole di Giorgio Caproni, il poeta livornese che – di professione maestro – s’innamorò della val Trebbia. Di Anna Maria Ortese, che si spense a Rapallo ed è sepolta nel cimitero della mia città. Di Franco Arminio, il “paesologo”, scrittore e documentarista campano che si batte contro una globalizzazione palesemente iniqua. Ma ancor più mi hanno commosso i riferimenti ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (dove il dietologo americano Ancel Keys “individuò” la dieta mediterranea) caduto sotto i proiettili della criminalità organizzata per le sue azioni di difesa ambientale. A Dova Superiore, frazione di Cabella Ligure, dove Don Luciano (Maggiolo), sacerdote anziano solo all’anagrafe, si è speso per fronteggiare il drammatico spopolamento demografico e per perpetuare la cultura contadina. Ed al silenzio, questa risorsa che la contemporaneità – anzi, l’antropocene – pone sempre più a rischio, il silenzio che sovente significa ascolto (della natura e del prossimo), il silenzio che non a caso intitola l’ultimo libro, sfortunatamente incompiuto, di quel genio troppo presto mancato che rispondeva al nome di Francesco Biamonti…, i cui scritti andrebbero resi lettura obbligatoria in tutte le scuole d’ogni ordine e grado…

Prima e dopo la performance di Petruzzelli ho conosciuto e scambiato qualche amabile parola con Paola Piacentini, co-fondatrice a Genova del “Centro teatro ipotesi”. Mi piacerebbe proseguire questo contatto. Chi mi segue sa che la mia “storica” piattaforma Ligucibario® si è di recente – per così dire – ampliata anche attraverso il blog BioVoci, link qui, su cui sono già stati ospitati alcuni intellettuali e professionalità del valore di Annibale Salsa, Luca Mercalli, presto Daniele Fiz, Maurizio Pallante, Salvatore Settis… Chi vivrà vedrà (stay tuned!).

Naturalmente, ancora grazie, e felicitazioni sincere, a Pino Petruzzelli, che resterà sul Savonese e replicherà il 19 luglio a Zuccarello (ottimo pretesto per percorrere nel pomeriggio il sentiero “di Ilaria” verso Castelvecchio di Rocca Barbena), il 4 agosto a Mallare (ottimo pretesto per visitare il santuario dell’Eremita all’imbocco del trekking verso la colla di San Giacomo), e infine il 18 agosto a Urbe (ottimo pretesto per “esplorare” fonti e seccherecci in un’area che non a caso pertiene al Geopark Unesco del Beigua)…

Umberto Curti

umberto curti in sala lignea alla biblioteca civica berio di genova

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