Chi svolge una professione come la mia, legata al turismo e all’alimentazione, e realizza una piattaforma come Ligucibario®, non può non conoscere l’antica Farmacia erboristica del convento di Sant’Anna dei frati carmelitani scalzi (che scalzi poi non sono…).
E’ la “bottega” più storica fra quelle di Genova (che pur sono tante), ubicata in un luogo bellissimo e silenzioso di Circonvallazione a monte, fra crêuze quasi fuori dal tempo, facilissimamente raggiungibile a piedi, con l’autobus 36, con la funicolare (come nella guida Pagano del 1922…), con l’ascensore.
L’ho rivisitata di recente (in occasione dei Rolli days cittadini), insieme all’attigua chiesa cinquecentesca, che possiede beni – come si suol dire – da visita guidata (l’altare, le cappelle, i marmi, l’organo…), e insieme all’accogliente giardino con il roseto, alcune piante di fusto ed erbe (e qui furono coltivate per la prima volta in Italia le patate, tubero ipogeo d’importazione sul quale per due secoli s’addensarono i peggiori sospetti, quasi fosse diabolico e velenoso…).
L’ho rivisitata commuovendomi, per qualcosa che ebbe a che fare con me bambino: una vita fa (anno Domini 1975) mio padre stava spegnendosi a causa di un ipertiroidismo che nessun “luminare” sapeva diagnosticargli, eppure alcuni sintomi erano chiarissimi.
Smagrito, debole, i sospetti andavano ormai nella direzione peggiore.
Occorse il dottor Ermanno Grillotti (costui davvero un genio della medicina) per una diagnosi corretta e per il Tapazole, capace di riequilibrare nel paziente il prolungato e devastante crollo dei globuli bianchi.
Ma nel frattempo mio padre e mia madre erano “saliti” anche alla Farmacia Sant’Anna, dove un omologo di quel che oggi è Frate Ezio prescrisse loro una serie di sciroppi – fra l’altro di gusto magnifico – che in parte ridiedero energie, benessere e fiducia a quell’uomo smarrito e impaurito.
Ricordo come se li rivedessi oggi quei bottiglioni sopra il piano della credenza, e confesso – dopo quasi 50 anni – che qualche buon sorso lo sperimentai anch’io… Che dire? Mio padre in poche settimane tornò l’uomo sano e dinamico che era sempre stato.
Consiglio dunque a tutti i miei Lettori (che da anni non sono poi pochi), ove ancora non li conoscano, di visitare – magari previo contatto di “verifica” – sia la chiesa sia il giardino sia lo spazio vendita dei mille prodotti meravigliosi che la sapienza carmelitana e Frate Ezio vi metteranno a disposizione (rimedi, cosmetici, mieli…), in un’atmosfera di cordialità, e con un approccio olistico da mens sana in corpore sano, senza il quale ogni terapia è parziale, specie in questo tempo così precario e stressante (ma si pensi che un documento attesta la “farmacia” ed un Fra’ Martino di Sant’Antonio sin dal 1652, un’ottantina d’anni dopo la fondazione del convento).
Ammirerete quindi un luogo davvero vivo, fra passato ed avvenire, dove gli antichi testi si accompagnano alle moderne tecnologie di laboratorio, un luogo dove non a caso hanno sostato anche molti personaggi celebri, e che contemporaneamente vi indurrà a ragionare meglio sulle cose della quotidianità e su voi stessi.
Poi mi farete sapere. 010 2513285 e info@erboristeriadeifrati.it
23 gen 2024 | Pubblicato in Ligucibario
Un’antica farmacia per i Rolli days
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