Etimo orientale, la sambuca era anche una sorta di arpa costruita con legno di sambuco. Fiori e frutti sono emollienti, diuretici e sudoriferi. Il sambuco entra in sciroppi e in confetture (ad esempio a Montoggio, GE). Nell’estremo ponente lo chiamano, significativamente, tapacù.
“Vinificandolo”, in Valle Scrivia se ne ricava un vino bianco frizzante, composto di fiori e zucchero, “rinfrescato” da aceto o limone e aromatizzato da vaniglia, prodotto da oltre 30 anni in alternativa al vino da dessert, visto che la vigna in zona non attecchisce bene.