Ieri mattina ho accolto 4 turisti americani (New Jersey) alla scoperta del MOG, nel cuore di Genova. Due coppie affiatate, piacevolissime, e…food traveller che per la prima volta scoprivano Genova, il porto, i carruggi…
Al MOG hanno così potuto esplorare i colori delle frutta e delle verdure (ma ammaliati anche dalle varietà di pesci e carni…), i profumi di una biodiversità prepotentemente mediterranea, le voci di un vivissimo mercato, le proposte di una modernissima food court che può accompagnare l’ospite dall’aperitivo sino al caffè, dalla spremuta fresca al cappuccino, dal pranzo completo al finger food “da passeggio”.
Seduti in vineria e serviti da uno staff premuroso (Giulia e Giuditta), il lunch è poi consistito in una degustazione di vini DOC liguri e un goloso tagliere di salumi e formaggi (Sassello, Sant’Olcese, Val d’Aveto…) accompagnato da un’intera teglia di focaccia calda, esperienze che mi hanno permesso di raccontare “dal vivo” – e alla maniera di Ligucibario – l’enogastronomia ligure, le sue prospettive storiche, le tendenze attuali – viva il pesto ma oltre al pesto v’è tanto altro – .
La sera, Kathleen – persona competentissima e curiosissima – mi scrive:
“…Today was wonderful! We all learned so much about the history and traditions of Genoa and its food and people. The tasting was delicious and an unexpected surprise. Your knowledge and passion for your city was an inspiration. Good luck to you in your pursuit of spreading the word about a wonderful part of Italy. Here are the pictures from today. Hope to see you again in the future. ”
Sono parole che fanno bene al cuore, no? Sono parole che fanno bene a Genova.
Best wishes, my friends!
Luisa Puppo
Finalmente qualcuno che ha capito ed apprezza l’essenza del Mog , una realtà come tante in Europa immersa in un vero mercato ( con pregi e difetti ) che offre vere accellenze della nostra regione con un po’ di cultura e tanto altro , in un contesto che molti ci invidiano e con ingresso libero .
Gianni