Giuseppe Marzari (1900-1974), pardòn Marzari tour court, genovesissimo – e qui e là sul web anche tifoso sampdoriano – benché figlio di un istriano, è stato un comico capace, come pochi altri, di calcare in vernacolo i palchi teatrali e la radio. Capocomico di una brillante compagnia d’avanspettacolo, fra i tematismi privilegiò i classici attriti fra moglie e marito, le ratelle, i mugugni, ma talora anche l’attualità sociale, con moderni accenti di fine disincanto. Ecco i beoni, i tifosi, i personaggi e i caratteri più strambi, i malintesi telefonici… Regno di Marzari furono infatti la strada, il flash goldoniano, furono le tinte e le quotidianità minute, non di rado i caruggi del centro storico.
Marzari interpretò in molti 78 giri anche testi arguti e faceti di Vito Elio Petrucci, altro monumento della genovesità. Tuttavia passò alla storia principalmente come O sciö Ratella, caricatura celeberrima, in onda ogni domenica alle ore 14.00 su Radio Genova A Lanterna. Marzari cantava anche la sigla, ritornello della mitica “Ma se ghe pensö” di Mario Cappello.
La fama – Deogratias, per una volta – gli arrise sia talora in vita, garantendogli l’affetto di 3 generazioni di genovesi, sia, definitivamente, postuma, e di recente sono apparsi sia una biografia a firma Cesare Viazzi sia alcuni supporti multimediali con le sue incisioni di maggior successo, dalle quali affiora un dialetto di straordinaria portata lessicale e fonologica (beato chi ancora possiede i vinili e le registrazioni dell’epoca), un dialetto frutto di lavoro indefesso sulla parola e che nulla ha di naïf né di meramente nostalgico. Ma anche un dialetto impreziosito da una voce fra il tenorile e lo chansonnier. Questo “ritorno” di Marzari è il doveroso omaggio ad un macchiettista geniale, che praticò il surrealismo alto, e ad un uomo di garbo, costantemente ritratto col sorriso. Sul web, infine, segnalo agli appassionati un’affettuosa biografia redatta da Gian Domenico Solari, altro uomo di teatro (al link https://www.sfogliami.it/sfogliabili/118673/IO%20E%20MARZARI%20anteprima.pdf), e su YouTube (al link https://www.youtube.com/watch?v=10SdZBiuDjA) segnalo prima di tutto l’esilarante ricostruzione di un travagliato pranzo di comitiva in un ristorante dell’entroterra, durante il quale il cliente, sempre più irritato, “duetta” con un immaginario cameriere, via via trovando mosche nel minestrone e bottoni nel risotto, ravioli dall’inquietante ripieno e quarti di pollo segnati in conto al prezzo di un pollo intero… Come ovvio, al cliente riuscirà impossibile anche reclamare col proprietario, che sta saggiamente mangiando nel ristorante di fronte…
Marzari, inconfondibile Marzari. Da non perdere!
Umberto Curti
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