Ma quanti chef e CEO in giro!…
A volte ricevo mail, o biglietti da visita, in cui il mittente si autonomina ora “Chef”, ora “CEO”…
CEO è un acronimo dell’angloamericano, ormai diffuso ma evidentemente frainteso, in àmbito aziendale non significa infatti “titolare”, bensì – in genere – “amministratore delegato”, ovvero addirittura la figura che detiene i poteri del consiglio di amministrazione. Dunque, a rigor di logica, se non v’è consiglio di amministrazione non v’è CEO…
Anche riguardo al vocabolo francese “Chef” regna evidentemente un certo caos, cui è bene ovviare, magari anche navigando qualche sito web affidabile: esso non significa infatti “cuoco”, bensì “capo” (implicitamente di una cucina), ovvero colui che coordina il lavoro culinario di tutti i sottoposti. Dunque, a rigor di logica, se non v’è brigata di cucina non v’è Chef…
D’accordo che la mamma dei vanitosi è donna di facili costumi e tende a continue gravidanze, d’accordo che oggi apparire ha sovente occupato il posto dell’essere, ma sinceramente sarebbe opportuno che molti – “cuochi” e “titolari” – vivessero se stessi un po’ meno che come dei direttori d’orchestra, se oltretutto dietro le mail o i biglietti da visita non v’è alcuna orchestra…
Amico lettore, se poi t’interessasse quell’essere che personalmente e come Ligucibario® antepongo da sempre all’apparire, leggimi ad esempio al link https://www.ligucibario.com/cucina-ligure/