La zuppa di datteri (alla lericina) rievoca solo il passato, oggi ovviamente è vietata per proteggere questo mollusco bivalve… Che veniva cucinato – anche a Portovenere ecc. – con pomodori pelati, mezza cipolla imbiondita nell’extravergine, un bicchiere di vino bianco, e infine associando la zuppa ai crostini di pane… In seguito ad un doveroso provvedimento (il decreto n. 401 del 1998) questa delizia rimane solo un ricordo per quanti poterono assaggiarla ante legem. Il mollusco peraltro, a causa della lenta crescita, aveva sempre scoraggiato gli allevatori, per giungere a dimensioni di 5 cm esso impiega difatti quasi 18 anni… Nondimeno, in Puglia si è ad es. attuato il progetto di un allevamento che si concentra soltanto sul “dattero bianco”, specie a crescita più celere. Se andrà avanti, come ci si augura, diverrà dunque possibile, senza nocumento per ecosistemi e biodiversità, assaporare/riassaporare quest’alimento così raffinato…
Umberto Curti