I seccherecci sono piccole, caratteristiche costruzioni monolocale in pietra, per essiccare le castagne presso i boschi, con finestrella di carico e solaio a graticci, e tetto in scandole (tegole di legno di castagno). Per circa 2 mesi le castagne vengono raggiunte, grazie ad un fuoco sottostante sempre tenuto tenuemente in vita, da fumo e calore, e rivoltate. In Liguria e immediati dintorni (Garessio in val Tanaro) prendono vari nomi: tecci (Calizzano e Murialdo), canissi (valle Arroscia), uberghi, scau (Garessio, provincia di Cuneo)… L’Appennino italiano – e ligure – è un terroir dove tenere in vita anche la cosiddetta civiltà del castagno (era detto l’albero del pane!), e tutte le tradizioni che essa ha nutrito
Umberto Curti