Faraballa, a Balestrino (SV) si tira una sfoglia di grano tenero, si farcisce di vegetali, si condisce con sugo di coniglio o cotenna stagionata. Malgrado gli sforzi (frequento Balestrino più volte l’anno) non si riesce a risalire al termine “faraballa”, che ricorre (varie le forme) in testi antichi indicando, peraltro, solo lunghi calzoni che gli orientali portavano sotto la tunica… Ergo, più che un utensile di cucina o un tipo di farcia, credo che questi ravioli si caratterizzino per gli ampi lembi di sfoglia… Ligucibario tendenzialmente abbina loro un Rossese della DOC rivierasca, servito a 17°C in tulipani a stelo medio.
Umberto Curti
Buongiorno
sono Mario Ciceri, uno Chef in pensione. Sono sempre stato appassionato di ravioi e Vi chiedo cortesemente se mi potete dare le ricette dei Ravioli di Oneglia e dei Ravioli col Faraballa, che vorrei aggiungere alla mia raccolta privata che non ha fini commerciali. Ve ne sarei molto grato e ringrazio anticipatamente.