5 feb 2019  | Pubblicato in Ligucibario · Turismo esperienziale

Un turismo dell’olio “DOP experience” a Olioofficina 2019

nevicata

 

 

 

 

 

Milano sabato 2 febbraio, molta neve nei dintorni della linea ferroviaria, panorama poco mediterraneo, nessun oliveto all’orizzonte, un ricettario di cassoeule e risotti e ossobuchi e busecche e mondeghili, ma certamente una delle più dinamiche ed evolute capitali europee.
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La metro mi approda rapidamente a Cadorna, il quartiere è uno sferragliare di tram, ricco di musei, chiese e commerci, e un enogastronomo non potrebbe certo sottrarsi (né io mi sottraggo) alle elegantissime vetrine della pasticceria Marchesi, duecento anni di storia per rendere più dolce la vita alle persone.
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Sono qui perché Palazzo delle Stelline, in corso Magenta, ospita tutt’attorno al suo bel chiostro l’ottava edizione di Olioofficina, con un programma di eventi straordinario, che declina l’alimento olio – come merita – in tutte le sue valenze, storiche culturali organolettiche culinarie…
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chiostro

 

 

 

 

 

Saluto alcuni amici, fra cui Agostino Sommariva, produttore di cru e di altre delizie (caviale del Centa, crema di acciughe…), durante l’anno lo potete incontrare nel suo frantoio-museo nel cuore del centro storico della magnifica Albenga, la sua professionalità e la sua cortesia sono ambasciatrici di quella Liguria che pratica l’eccellenza e non vende fuffa (https://www.facebook.com/oliorivieraligure/videos/1134833653352590/). Non a caso Agostino è convinto assertore del valore DOP, che certifica uliveti e produzione, la sola garanzia di una reale tracciabilità dell’origine dell’olio.
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Liguria che è tra i protagonisti della manifestazione, mostrandosi terra viva e vivace, nell’attesa che un terroir – fra i più “vocati” al mondo – prenda compiutamente coscienza che l’extravergine DOP è fra le risorse maggiormente in grado di elevare a brand l’esperienza turistico-enogastronomica sulle Riviere e in quegli entroterra dove l’olivo cifra paesaggi e borghi, tra fasce terrazzate, muretti a secco, antichi frantoi, collezioni di giare… E’ poi questo, intervistato da Ottavio Traverso, lo storytelling cui mi dedico anche fra questi stand. Per altri contenuti, trovate 2 video al link https://www.facebook.com/oliorivieraligure/videos/401135737357773/ e al link https://www.facebook.com/oliorivieraligure/videos/332679540678420/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARA6tFvuKwPyqxtl4-bXFdCF3QUaKzqELWJKqbg6uS2Gw7phGiWs-wE-wWZ2SahR7jJ20lRcu8eiXmYc).
intervista ottavio traverso

 

 

 

 

Alle 14.00 siamo di corvée Luigi Caricato (patron della manifestazione), Giorgio Lazzaretti (direttore del Consorzio di tutela olio extravergine DOP Riviera Ligure) ed io, che al turismo in Liguria e ai suoi food&wine (e all’olio di qualità) ho dedicato oltre vent’anni di lavoro e innumerevoli scritti (pagine di carta e pagine web).
palco

 

 

 

 

La conversazione a tre voci consente di descrivere il progetto “Riviera Ligure DOP experience”, 3 partner al lavoro, il Consorzio medesimo, Ligucibario® e Volver Tour Liguria, che hanno costruito alcune proposte di vero turismo esperienziale lungo l’arco regionale, per esaltare le diverse sapienze e cultivar (taggiasca, colombaia, lavagnina…). Un format innovativo, che pone gli ospiti a centro scena, co-protagonisti di una trama che – a mo’ di storyboard – li rende olivicoltori liguri per un giorno, e simultaneamente promotori online di ciò che vedono e intensamente vivono (per informazioni e prenotazioni cliccate https://www.tourliguria.com/it/tra/SAVONAE/SVEALL/DOPEXPERIE/nascono-i-primi-pacchetti-esperienziali-sullolio-dop.html?dptra=2).
Grazie a Luisa Puppo, esperta di Gourmet English, il format è sin d’ora disponibile anche per clientela anglofona.
copertina libro bianco

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fine di progetti come questo, tuttavia, non è evidentemente, solo commerciale. L’iniziativa intende infatti rafforzare lo spirito aggregativo sui territori, confermando quel movimento di pensiero che vede nei prodotti a denominazione d’origine certificata il futuro del made in Italy e di conseguenza del made in Liguria.
Tanto più là dove questi prodotti concorrano ad offerte turistiche immersive, sensoriali, capaci di attivare emozioni e relazioni. Capaci d’interagire con un turismo che a gran voce chiede ruralità, autenticità, botteghe storiche, artigianato, narrazioni.
Per esperienze e competenze Ligucibario® è già da anni, come si dice, sul pezzo, con consulenze di marketing e formazione mirata. Contattateci per ogni precisazione.
Umberto Curti

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