Durante la fermentazione alcolica, il “cappello” delle bucce che sale a galleggiare in cima al mosto, spinto in sù dall’anidride carbonica, dev’essere costantemente bagnato, almeno una volta al giorno o meglio due, onde evitare “tappi” e ossidazioni che causerebbero acescenza – un vocabolo maledetto dall’enologia ...
In genere è sufficiente ed ottimale travasare dolcemente il vino un paio d’ore prima del consumo. É bene durante il travaso tenere una fonte di luce sotto il collo della bottiglia, così da arrestare l’operazione quando il deposito si avvicina all’orlo e potrebbe fuoriuscire. Nelle ...
Anzitutto coricando le bottiglie, e mi auguro che i tuoi scaffali siano di legno. A quel punto – dal basso all’alto – posizionerai gli spumanti, i bianchi di minor impegno, poi quelli più importanti e aromatici, e via via continuando a salire i rosati (compresi ...
Si tratta di Michel Rolland, enologo sessantunenne di Pomerol, cui il regista Jonathan Nossiter rivolge un’attenzione “dialettica”. “Il faut oxygéner”, esorta ripetutamente ai clienti questo consulente di fama mondiale, fautore – con lo statunitense Robert Parker – di un’ideologia del vino molto target oriented, su ...
In realtà, uno spumante sec presenta un tenore zuccherino residuo nel vino da 17 a 35 g per litro. La “graduatoria”, partendo dai più secchi, comprende quindi: brut de brut o brut zero (0 g per litro), extra brut (0-6 g per litro), brut (meno ...
Il moscato, il brachetto, il traminer, le malvasie. Sono poi detti semiaromatici l’aleatico, il sylvaner, il riesling renano, il sauvignon blanc, il muller thurgau (incrocio di riesling e chasselas), il prosecco… I terpeni, abbondanti nelle bucce, li rendono vitigni “odorosi”, ovvero in grado di garantire ...