21 mar 2023  | Pubblicato in Ligucibario

La Giornata internazionale delle foreste

veduta di viozene

veduta di viozene

Il 21 dicembre 2012 l’ONU istituì la Giornata internazionale delle foreste, fissandola al 21 marzo… Felice concomitanza, sono in questi giorni di imminente primavera cominciate le lezioni per la 2^ edizione del corso GAE – Guida Ambientale Escursionistica, organizzato da Ente F.Ire a Genova. Sostenibilità, biodiversità ed altre parole-chiave stanno già posizionandosi al centro dei tematismi che vado trattando, conditiones sine quibus non sarà neppur più possibile progettare e gestire il turismo di domani.
Io sono un’escursionista non “originario”, nel senso che per 40 anni purtroppo non conobbi il significato delle parole scarponi, zainetto, borraccia. Ma dal 2o03, specialmente grazie a Calizzano, Garessio, Ormea, la val Mongia…, sto cercando (invano?) di recuperare tutto il tempo perduto, i mille boschi e sentieri e silenzi che avrei potuto già conoscere, sebbene con occhi diversi, durante la giovinezza. But, it’s never too late. Ogni passo che compio, lontano dagli “insensati clamori” – per usare le parole di Giorgio Caproni – , è un parziale recupero di me stesso.
L’ho precisato ai miei corsisti, il miglior arrivederci che potrò loro rivolgere a fine corso sarà alla faggeta della Barbottina, o lassù dove l’antichissima abbazia di San Pietro in Varatella sposa il cielo al mare, o lungo l’antica via in discesa dalla Colla di Casotto alla certosa che poi fu sabauda…
Ma mentre parliamo di foreste, di Shinrin-yoku, di tutela del pianeta (quel pianeta che legittimamente va stancandosi di ospitarci), ecco ovunque proseguire i disboschi. Una deforestazione – si pensi alla tragedia dell’Amazzonia – dove gli eccessi nell’abbattimento (di fatto per fini totalmente commerciali *) compromettono il tasso di ricrescita. Dopodiché, ancora ci sorprendiamo per l’effetto-serra e l’intensificarsi del riscaldamento globale, per la progressiva scomparsa di biodiversità e per il dissesto idrogeologico che puntualmente, in alcune stagioni dell’anno, ci infligge tragedie sin troppo prevedibili. Ed ogni weekend, nel tardo pomeriggio, rieccoci fermi in coda sulle strade intasate di sempre, a bordo delle nostre automobiline fumanti, inveendo – beninteso – contro il destino cinico e baro.
Le foreste – direi che oramai è evidente a chiunque non si copra gli occhi – svolgono molte funzioni, produttive, sociali, turistiche, psicologiche… Per salvaguardarle davvero occorrono una vision leale e un’idonea dotazione di risorse. Ma anche un cambio di sensibilità che renda noi stessi, per primi, e giorno per giorno, fieri “custodi” dei valori da difendere. Wildlife stays, wildlife pays. Che sia tempo di cominciare?…
* generalmente creare nuovi spazi coltivabili, tagliare legno combustibile/legno di pregio, ricavare olio di palma…
Umberto Curti
umberto curti

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