14 nov 2024  | Pubblicato in Ligucibario

Il Dizionarietto GAE di Umberto Curti (1)

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Il Dizionarietto GAE di Umberto Curti, per i corsi presso ente F.Ire di Genova.

Repertorio di termini e concetti ad uso degli allievi dei corsi GAE.
Per approfondimenti si raccomanda anche la richiesta all’editore (link qui) del mio saggio “Sostenibilità e biodiversità. Un Glossario” (2023), che verrà spedito (gratuitamente) in formato pdf…
Si suggerisce inoltre agli allievi l’uso di una buona cartina regionale, così da georeferenziare ove necessario quanto segue.

 

Parte 1 (di 15)

Acquedotto storico di Genova: piacevole escursione pianeggiante, “fruibile” in 4 percorsi (vedi anche il sito AMT…), che dalla presa di Cavassolo nel Comune di Davagna giunge fino al Porto antico, o viceversa… Il manufatto originario risaliva addirittura a lavori d’epoca romana, pretore Spurio Lucrezio (202 a.C.)

Adelasia: riserva naturalistica regionale in val Bormida (Cairo Montenotte, SV), estesa circa 500 ettari, che è stata “suddivisa” in 4 percorsi ad anello. Notevole l’interesse storico, oltre che botanico e faunistico

Agoraie: riserva naturale situata nel Comune di Rezzoaglio, in provincia di Genova, alle pendici del monte Aiona (coi suoi 1.701 m vetta tra le principali), e all’interno del Parco naturale regionale dell’Aveto. Istituita da oltre un cinquantennio (nel 1971), è connotata da faggete, esemplari di conifere, ricco patrimonio faunistico, laghetti… I quattro laghi perenni sono il Lago degli Abeti, il Lago Riondo, le Agoraie di Mezzo e le Agoraie di Fondo, o Stagno grande; i due stagionali sono la Pozza degli Abeti e lo Stagno Piccolo. Il lago più peculiare e seducente è certo quel Lago degli Abeti che deve il nome alla presenza, sui fondali, di tronchi fossili di abete bianco. Grande fascino riveste anche la fauna, che sull’area include specie particolari, quali la rana alpina, alcune varietà di tritone, la talpa cieca, il germano reale… Sita nel cuore della foresta demaniale delle Lame, la riserva è accessibile solo limitatamente a finalità scientifico-didattiche. Sul Lago delle Lame, poco più in basso, è presente un albergo-ristorante-bar, che può fungere da utile ristoro e riposo di “tappa”

Agricoltore custode: figura introdotta e definita da alcune Leggi Regionali per la tutela delle risorse genetiche di interesse agrario (Toscana 1997 e 2004, Marche 2003, Emilia-Romagna 2008, Puglia 2013). Sono testualmente definiti agricoltori (o “coltivatori”) custodi coloro che, a seguito di iscrizione in appositi albi regionali sulla base di determinate esperienze e caratteristiche aziendali, provvedono alla conservazione on farm delle risorse genetiche a rischio di estinzione iscritte nei repertori, secondo le modalità definite dalle rispettive leggi e dietro supervisione dell’Ente pubblico responsabile della conservazione…

Alberi monumentali: da alcuni anni il Mipaaf ha stilato e aggiorna un “albo” di queste piante, che figurano in tutte le regioni (le stime variano ma sarebbero circa 4mila, in Liguria 112), con ciò garantendo loro una specifica tutela di tipo paesaggistico. Si tratta di “monumenti” (talora autoctoni talora esotici) ufficialmente repertoriati (per dimensioni, longevità, morfologia, rarità…) in quanto testimoniano il valore non solo ambientale della biodiversità, ma anche la necessità di salvaguardarla. Alcuni alberi, attrazioni maestose, identitarie, sono stati dichiarati “di eccezionale interesse valore storico o monumentale”. La Sardegna è presumibilmente la regione che ne detiene il maggior numero, il 10% del totale nazionale. La legge – la quale fra l’altro obbliga i Comuni a censirli – ne vieta l’abbattimento nonché le modifiche dei relativi apparati, riservando la possibilità di effettuare interventi di tale tipo solo a casi motivati e improcrastinabili, a fronte di autorizzazione comunale e previo parere obbligatorio e vincolante del Mipaaf stesso. Tra le recenti iscrizioni, cedri, querce, platani, faggi, e alcune “prime comparse” quali l’acero palmato rosso, la camelia e l’anagiride

Allegagione: è la fase fenologica in cui il fiore evolve in frutto

Allergia alimentare: a differenza delle cosiddette “intolleranze” (disturbi di difficile definizione, tra essi anche la gluten sensitivity…), le allergie sono patologie ben acclarate, molto gravi, che possono insorgere anche a differenti età. Di fatto, la sola “terapia” – aldilà del contrasto con gli antistaminici – sarebbe quella di evitare a monte ogni contatto con il o gli allergeni che causano la reazione (glutine, fave…). Le arachidi e la frutta secca sono responsabili nel 30-43% dei casi gravi di anafilassi da alimenti e nel 71-94% dei casi con esito letale nei bambini e negli adolescenti. L’allergia alimentare ha la maggior prevalenza in età pediatrica, 4-7% dei bambini in età scolare. Nelle casistiche italiane all’età di 5 anni ben l’85% di tali forme va in remissione, all’età di 10 il fenomeno si rarefa e poi solo il 2% manifesterà ancora problemi, percentuale di fatto sovrapponibile a quella degli adulti. Se l’allergene alimentare riesce a giungere – senza essere denaturato dalla cottura o dai succhi acidi dello stomaco – fino all’intestino, e riesce a passare inalterato la barriera intestinale entrando nel circolo sanguigno e linfatico, può scatenarsi la reazione allergica, che evolve da un’orticaria e/o gonfiore e/o lacrimazione tutto sommato tollerabili a sintomi gastrointestinali di nausea e vomito, fino alla comparsa di sintomi più gravi – pallore, dolore, svenimento – che coinvolgono il sistema respiratorio con riniti ed asma, fino ad arrivare ad una reazione sistemica, che interessa tutto l’organismo, chiamata anafilassi, e che in pochi minuti può essere potenzialmente fatale. Durante un’escursione, è dunque bene verificare quest’aspetto tra i partecipanti, onde “costruire” menu – in occasione di soste, merende ecc. – non a rischio: purtroppo, in presenza di celiaci molte tipicità della dieta mediterranea – in primis la focaccia tradizionale – risulteranno “escluse”

Allettamento: è l’inclinarsi anche fino a terra delle piante erbacee (tipicamente le spighe) sotto l’azione del vento e della pioggia. Fenomeno già descritto da Omero

Alpeggio: vedi malga

Anello della badia: è un semplice percorso escursionistico intorno alla splendida Badia di Tiglieto (GE), primo insediamento italiano dei monaci cistercensi (di recente restaurata e ancor più di recente…posta in vendita)

Antropocene: è cosiddetta – in senso critico – l’età presente, là dove l’azione umana (inquinamento, climate change…) va ormai compromettendo il futuro del Pianeta

Apotropaico: che serve a respingere o mitigare un influsso negativo. Tali sono ad es. alcuni (celebri) volti scolpiti a Sesta Godano (SP)

Architettura rurale: la definizione “sintetizza” le espressioni costruttive d’àmbito agropastorale, sia quelle a fine abitativo, stabile o temporaneo, sia quelle utili all’espletamento del lavoro o alla custodia del territorio. Può peraltro trattarsi di manufatti storici, a forte valenza identitaria, meritevoli di tutela/recupero/valorizzazione, si pensi in Italia ai masi (Trentino Alto Adige), ai ciabòt (Piemonte), alle caselle (Liguria), ai trulli (Puglia)…, oggetto dunque d’una feconda riscoperta orientata al turismo culturale.

Ardesia: vedi artigianato

Area 24: fu così chiamata alcuni anni fa, dopo la dismissione ferroviaria, la pista ciclopedonale che via via avrebbe preso forma collegando, lungo 24km, un esteso tratto di costa dell’Imperiese. I lavori stanno proseguendo, e di recente hanno interessato il completamento presso la città di Imperia, dove fra l’altro le due vecchie stazioni ferroviarie centrali (di Oneglia e di Porto Maurizio) sono state dismesse a beneficio di una, sorta più “a monte”

Aree protette: la Liguria si caratterizza per la compresenza di 2 parchi nazionali (Cinque Terre e Portofino*), 7 parchi naturali regionali (Alpi Liguri, Piana Crixia, Beigua, Antola, Aveto, Montemarcello-Magra e Porto Venere), 5 riserve protette (isola Gallinaria, Rio Torsero a Ceriale, Bergeggi, Bric Tana e Adelasia), 2 giardini botanici (Villa Hanbury a Ventimiglia e Pratorondanino a Campo Ligure), 3 aree marine protette statali (Bergeggi, Portofino e Cinque Terre) e 3 regionali (Capo Mortola, Gallinaria, arcipelago di Porto Venere)
*risolti i problemi di perimetrazione, sull’imminenza dell’auspicato passaggio del Parco di Portofino a nazionale (da 7 anni la legge istitutiva n.205 del 27/12/17 attende attuazione) si vedano ad esempio
https://www.wwf.it/area-stampa/parco-nazionale-portofino-rimane/
https://www.notiziedaiparchi.it/firmato-il-decreto-ministeriale-del-parco-nazionale-di-portofino/

https://www.ilpost.it/2024/02/20/portofino-parco-nazionale/

https://www.mase.gov.it/pagina/parco-nazionale-di-portofino

https://documenti.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/html/testoarticoli/16PDL0024830.html

https://rgaonline.it/giurisprudenza/tutela-del-parco-nazionale-di-portofino-tira-e-molla-continuo-larea-di-tutela-torna-a-espandersi/

https://genova.repubblica.it/cronaca/2024/10/07/news/parco_di_portofino_nazionale_ministero_ambiente_tar_ricorsi_comuni_regione_annullamento_parziale_decreto_cingolani_salvo_per-423540274/

Altopiano delle Mànie: vera e propria terrazza sul mare, con un’altitudine media di circa 250-300 m, che si estende nel Savonese tra il territorio di Finale Ligure e Spotorno, traversata da una estesissima rete sentieristica, percorribile sia praticando trekking o nordic walking, sia in sella ad una MTB e\o gravity bike (sono bici specificamente ammortizzate per i fuoristrada molto impegnativi di sola discesa). Interessata da rimanenze archeologiche (grotte), questa “terrazza” è da sempre area agricola e vitivinicola, ed anche meta di buongustai per via delle molte trattorie

Arma: o barma, o balma, o varma, in preromano stava per grotta, caverna, cavità.

Per info sui corsi, ente F.Ire, piazza G. Matteotti 2/3b, 16123 Genova, tel. 010 9820702, formazione@entefire.it
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