30 mag 2023  | Pubblicato in Ligucibario

Guida Ambientale-Escursionistica, guida di sviluppo

gaeVolge al termine la seconda edizione del corso GAE-Guida Ambientale Escursionistica in via di svolgimento presso le accoglienti aule in piazza Matteotti dell’ente F.Ire di Genova. Fra poco, l’esame di qualifica abilitante alla professione impegnerà i corsisti su tutti i temi importanti condivisi nei diversi moduli formativi…

Due – ora – le riflessioni prioritarie da parte di un docente che, pur in una dimensione d’aula, ha davvero camminato passo passo coi discenti lungo l’Alta Via dei Monti Liguri ma non solo (fra casi-studio, bibliositografie, degustazioni guidate di pesto tradizionale, di olio DOP e di vino DOC).

Da una parte, infatti, possiamo affermare con l’ente F.Ire d’esser stati di parola, esplorando una Liguria sia di costa sia di entroterra, attrattiva – di fatto – 365 giorni l’anno. Sono ricorse di continuo le parole (così costanti anche nel mio lavoro quotidiano) sostenibilità e biodiversità, per un turismo realmente soft, ma vivacemente esperienziale, a contatto diretto con le comunità, il genius loci, i borghi che tanto mondo ci “invidia”, le filiere delle cultivar autoctone, il buonessere, le botteghe antiche… E sono stati focalizzati metodi di lavoro operativi (mindmap, griglie di competitività, swot analysis), che la mia società di consulenza (link qui ma poi anche qui) utilizza – o modella – da decenni per “disegnare” in Liguria itinerari e proposte emozionali, coinvolgenti, ad alto tasso di relazionalità.

Dall’altra parte, in modo originale e creativo, si è via via configurata una figura di Guida sempre più capace di operare in rete, di “tessere” come si suol dire sinergie, contribuendo ad uno sviluppo che sia anche a pieno titolo economico e culturale. I nostri Appennini ed Alpi non sono l’Himalaya o gli altri “Ottomila”, non ci si saluta coi “Namasté”, ma sono terre talvolta ancora abitate da uomini e – per fortuna – da animali. Consentono quindi un turismo che, a latere dell’escursione, entra in contatto con architetture rurali, stagioni ed usanze, manufatti e artigianato, ricette… Ecco dunque, concluderebbe un antropologo (e Ligucibario® concorderebbe), dove poggiare la narrazione, lo storytelling anche sui media digitali che la contemporaneità “impone”, ed ecco dove formarsi ad un’accoglienza sempre più compiuta, empatica, interculturale.

Il brand Liguria, con e grazie alle sue Guide Ambientali Escursionistiche, ha molto da dire in proposito. Ha ottime carte da giocare. Amici lettori, per saperne di più cliccate anche questo link.

Umberto Curti

umberto curti

 

 

 

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