12 mag 2025  | Pubblicato in Ligucibario

Genova 1866, fra guerre e cioccolati

fave di cacao

fave di cacao

 

 

 

 

 

 

 

Guerre, patrioti e cioccolati, così con Biblioteca Civica Berio abbiamo anche intitolato il video (della serie “Assaggi di Ottocento”) relativo al 1866… I fatti più importanti di quell’anno si legano anzitutto alla terza guerra d’indipendenza, che vede l’Italia regia a fianco della Prussia, contro l’Austria. Le vicende militari arridono a Garibaldi in Trentino (Bezzecca) e al generale Cialdini in alcune aree del Veneto, ma le disfatte di Custoza e (sul mare Adriatico) di Lissa non sanciscono nuovi equilibri troppo definiti. Certo, grazie agli accordi presi in precedenza e alla vittoria della Prussia sul fronte settentrionale, nonché all’intervento diplomatico della Francia, al termine l’Austria cede formalmente alla Francia il Veneto (oltre a Mantova e a parte del Friuli), che a quel punto può esser “girato” all’Italia (tale cessione fu poi confermata da un plebiscito). L’Italia non annette invece i territori conquistati nel Tirolo meridionale da Garibaldi, al quale, per porre fine alle ostilità e dare seguito agli accordi, re Vittorio Emanuele II chiede di cessare le operazioni. E Garibaldi risponde (al dispaccio 1073 del generale Alfonso La Marmora) col celebre “obbedisco”. Si noti che la terza guerra di indipendenza, che si concluse con l’armistizio di Cormons, fu il primo conflitto nel quale fu coinvolto il Regno d’Italia.

Nel 1866 a Genova apre inoltre la cioccolateria “Viganotti” in vico dei Castagna (centro storico), per la passione e l’intraprendenza che Romeo eredita dal padre Domenico. Tuttora attiva, è luogo dove per attrezzature e ricette si respirano davvero l’artigianato e la qualità senza tempo di quelle origini. Oggi molti cioccolatieri lavorano per forza di cose alcuni “comodi” semilavorati, ma un tempo l’artigiano doveva avere dimestichezza con le macinazioni delle fave e i concaggi della pasta. La “Superba”, del resto, è porto che – ricevendo merci che ora classificheremmo top di gamma – ebbe col cacao un rapporto sempre privilegiato, e via via i maîtres confiseurs, specialisti della canditura, d’origine araba, divennero anche chocolatiers. La positiva concorrenza aziendale (Romanengo, Villa, Klainguti, Preti…) stimolava la creatività, che partorì ad esempio il “Sacripante”. Per quest’occasione “trasgredisco” alle regole consuete e propongo agli amici di Ligucibario® un mio saggio, “A scuola di cacao. Conosci e degusta il cioccolato”, edito in Genova nel 2016, dove menzionavo anche gli eccellenti studi di Elisabetta Tonizzi, docente e instancabile ricercatrice sull’Ottocento genovese.
Umberto Curti

Umberto Curti

Umberto Curti

 

 

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