Cucina ligure domande e risposte. Un lungo viaggio con Umberto Curti attraverso più di cento “dubbi” e curiosità che riguardano la cucina ligure e genovese: corzetti o croxetti? Cuculli o friscêu? Il sugo alla genovese è genovese? E’ più antico il pandolce alto o quello basso? Stoccafisso o baccalà?
Eccovi la nuova puntata della rubrica ospitata da Ligucibario® per gli appassionati, i cuochi, i turisti, i gastronauti e i foodblogger…. Un centinaio di casi ricorrenti che abbiamo strutturato in FAQ alle quali andremo a rispondere nei prossimi mesi.
Cos’è un berodo?
23. cos’è un berodo? E’ il sanguinaccio, dal latino biroldus. A Natale si lessavano e rosolavano questi “salamini”, spesso accompagnati da radici di Chiavari, cipolle… Il sangue e le animelle suine venivano lavorati con latte, frutta secca, pepe, sale, alloro…, e confezionati nel budello, pesavano attorno ai 3 etti, prendevano un bel colore brunito. Il Levante poteva ancor più aggiungere uvetta e pinoli. Ottimo prodotto di recupero, lo accompagnavano vini rossi strutturati. Nell’estremo Ponente sanghenassi e ciciuli (dal sacrificio del porco all’inizio di dicembre) potevano similmente essere budella di vitello o pecora riempite di sangue suino (con cipolle, latte, sale, pepe, formaggi grattugiati, prezzemolo e biete tritate, aglio pestato, pinoli), da lessare come una cima, affettare e rosolare. Tradizioni invernali su cui è trascorso il tempo…
Continua a seguire la nostra rubrica “Cucina ligure domande e risposte”.
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Umberto Curti