Cucina ligure domande e risposte. Un lungo viaggio con Umberto Curti attraverso più di cento “dubbi” e curiosità che riguardano la cucina ligure e genovese: corzetti o croxetti? Cuculli o friscêu? Il sugo alla genovese è genovese? E’ più antico il pandolce alto o quello basso? Stoccafisso o baccalà?
Eccovi la nuova puntata della rubrica ospitata da Ligucibario® per gli appassionati, i cuochi, i turisti, i gastronauti e i foodblogger…. Un centinaio di casi ricorrenti che abbiamo strutturato in FAQ alle quali andremo a rispondere nei prossimi mesi.
Cos’è la gattafura?
4. cos’è la gattafura? Una torta ripiena di verdura che doveva in certo senso preludere alle cappuccine e pasqualine, vedi in primis gli scritti di Bartolomeo Scappi, cuoco rinascimentale (e chef personale di Pio V) che realizzò una monumentale, “michelangiolesca” cuciniera in 6 libri. Gattafura si legherebbe forse a gateau fourré, certo non a qualcosa – con buona pace del letterato-bonvivant Ortensio Lando… – che piacesse alle gatte, notoriamente ben poco vegetariane. Molte delle prime gattafure prediligevano le cipolle, e forse anche i gattafuin di Levanto (SP), ravioloni d’erbe fritti, potrebbero esser pertinenti alla famiglia…
“Piglinsi struccoli overo agretti, i quali sono casci freschi fatti di un giorno senza sale, e quando hanno alquanto del forte sono assai meglio, pestisino nel mortaro tanto che venghino come butiro e si mescolino con biete trite, un poco di menta battura, e pepe pisto, poi habbisi uno sfoglio di pasta, e stendasi sopra il suolo di rame onto di butiro, e pongasi sopra esso sfoglio la compositione che non sia alta più di mezzo dito, e sopra la compositione spargasi olio dolce, e cuprasi con un altro sfoglio sottilissimo, e facciasi cuocere nel modo sopra detto, e servasi calda perché fredda non vale niente; è ben vero che molte volte si riscaldano sopra la graticola, e in questo modo si possono fare anchora nelle tortiere”.
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