26 mag 2025  | Pubblicato in Ligucibario

Apricu e ubagu

 

imperia

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Lavorandovi spesso, ho sviluppato via via per Imperia un affetto profondo. E’ una città peculiare, nata nel 1923 dalla fusione di due “anime” distinte, e mi riporta alla mente figure di onegliesi (da Andrea D’Oria a Lucetto Ramella) così come di portorini (da Felice Cascione a Nino Lamboglia). E, nei fatti, anche Italo Calvino e Libereso Guglielmi sembrano ben poco lontani.

Quando posso, amo con Luisa “perdermi” al Parasio, cenare al “Corallo”, oppure concedermi un calice e qualche stuzzichino al caffè-pasticceria “Piccardo”, ad un passo da corso Bonfante e da Calata Cuneo.

In tutta onestà, guardo la televisione solo quando necessario, ma di recente RAI5 mi ha regalato una puntata de “Di là dal fiume e tra gli alberi” dedicata proprio a Imperia e che sarebbe da sola valsa il pagamento del canone, per l’originalità del taglio e il garbo delle interviste.

Ho così conosciuto scrittori, artisti, cantanti, attrici, agricoltori, fotografi, discografici, collezionisti… Che – a vario titolo – gravitano in quel Ponente così inconfondibilmente ligure e attorno alla città… In particolare, vista la mia professione, mi hanno colpito storie toccanti come quella di Daniele Meliffi, che giunto a Triora dal Trentino ha sperimentato un’agricoltura rigenerativa, ed a Triora confida di crescere i propri figli nel rispetto della natura e del prossimo. Storie come quella di Luca Papalia, che ha contribuito alla salvezza e rinascita di Glori, frazione di Molini di Triora, uno dei tanti borghi – ricchissimi di biodiversità – che il tempo presente stava condannando alla “scomparsa”. Storie come quella di Simone Caridi, videomaker che a Ciabaudo, frazione di Badalucco nella minuscola e appartata valle Oxentina, terra di pastori e carbonai, ha raccontato la cultura del castagno e il suo avvenire.

Mi chiedo (io che sovente debbo parlare di antropocene, cambiamenti climatici, agromafie): che non tutto sia perduto? Che un poco di apricu possa prendere il posto ad un poco di ubagu?
Umberto Curti
dop riviera ligure

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