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Violetta di Villanova d’Albenga (SV)

Si tratta della viola mammola, diversa dalla viola del pensiero. La violetta di Villanova d’Albenga (graziosissimo borgo) fu coltivata inizialmente in frazione Giairette (giaire = ghiaie), per mano di emigrati di ritorno dal Var francese, a fine ‘800 (anche grazie alla ferrovia Genova-Ventimiglia che “linkò” la riviera di ponente a molte aree europee). Tuttora esportata, consente usi molteplici ed è molto apprezzata dalle confetterie genovesi, che cristallizzandola ricavano anche le note caramelline (l’etimo di caramella proviene dallo “spagnolo” canna mellis). Purtroppo le aziende produttrici di questa violetta si contano ormai sulle dita d’una mano.
Umberto Curti
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