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Rose (da sciroppo ecc.)

La Valle Scrivia le celebra a giugno, ma anche la Valle Sturla possiede varietà interessanti… Generalmente si tratta di centifolia cristata (chapeaux de Napoleon), che ha petali perfetti, ma per le conserve e gelatine si ricorre ai frutti della rosa canina, ricchi di vitamina C, e alle galliche per lo zucchero rosato. Questo fiore, ovviamente, eccelle anche in cosmesi (“cerotto di Galeno”…).
Pogli, frazione di Ortovero (SV), è forse il luogo ligure più vocato (sagra a luglio). Si ricavano anche prodotti come il giulebbe e la crema di rose, per quest’ultima “segui” le esperienze di Libereso Guglielmi, che fu (è mancato da poco tempo) il giardiniere di Italo Calvino. Infine, malgrado quanto si creda, la parola rosolio non deriva da rosa, bensì viceversa da ros solis, = lacrima/rugiada del sole.
Umberto Curti
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