Profumo di Spagna, la parola al singolare significa “suolo” e questo è un metodo impiegato nella produzione di Jerez e Malaga (ma un tempo anche di Marsala), unendo vini di annata diversa al fine di garantire qualità costanti e identitarie in bottiglia.
Si pongono una sopra l’altra botticelle in rovere di raccolti diversi, e quando da quelle della fila più in basso (“solera”) si preleva per l’imbottigliamento una certa quantità di prodotto, da quelle sùbito soprastanti – contenenti vino più giovane – scende la quantità di rimpiazzo, e così via con ricolmature a cascata. La fila in cima, quella col vino più recente, detta criadera, viene ricolmata col vino di nuova vendemmia. Il metodo soleras, in qualche modo, consente di avere ed apprezzare in ogni bottiglia la storia produttiva dell’azienda, ricca di apporti, sebbene le vendemmie più antiche presenzino in quantità minima. Si adotta anche per alcuni rum e brandy di gran pregio…