“Voi ci credete pazzi. Noi siamo invece i Primitivi di una nuova sensibilità completamente trasformata” (Manifesto tecnico della pittura futurista).
I “Soleluna village” (in corso Bigliati 5 ad Albissola Marina) stanno organizzando la cena futurista del 17 settembre prossimo, i cuochi sono già al lavoro. E’ partito il countdown, e soprattutto sono partite le prenotazioni.
“E’ dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il futurismo” (F. T. Marinetti)…
Sarà una serata che Ligucibario®, ospite di Alessandro Minetti e grazie al contributo del main sponsor Banca Generali, ha voluto specialissima, non solo nel menu in 5 atti (futurdrink di benvenuto, uova divorziate, risotto all’alchechingio, cotoletta tennis, fragolemammelle).
“Tutto il mondo apparente deve precipitarsi su di noi, amalgamandosi” (Umberto Boccioni).
Sarà un magnifico pretesto per parlare di arte, pittura scultura musica architettura cinema design… Per stare insieme, cenando ad un passo dal mare.
“L’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria” (Fortunato Depero).
Sarà, come la buona arte, una serata perfetta per immedesimarsi e per astrarsi, gettando un ponte fra ciò che è stato (appena o addirittura un secolo fa) e ciò che sarà, dentro questo tempo così accelerato, digitale, a volte indecifrabile.
“La pittura deve cogliere quel rapporto che comprende il bisogno di immedesimazione con le cose e il bisogno di astrazione” (Carlo Carrà).
Si esporranno creazioni, si proietteranno immagini, si diffonderanno musiche d’antan, per ricreare atmosfere e coi sensi rivivere sensazioni.
“Data l’esistenza della fotografia e della cinematografia, la riproduzione pittorica del vero non interessa né può interessare più nessuno” (Giacomo Balla).
I “Soleluna village” stanno lavorando anche ad una specifica mise en place, perché il futurismo rivoluzionava ciò che è consueto, denigrava la pastasciutta, sparigliava la tavola, anche ai fornelli abbatteva gli steccati fra arte e scienza… Il popolo deve marciare e non marcire!
“L’arte non è altro che scienza umanizzata” (Gino Severini).
Ogni tavolo sarà “intitolato” ad un esponente del movimento, che – ricordiamolo ancora perché non si ricorda mai abbastanza – attecchì con effetti straordinari anche in Liguria, si pensi a Tullio Mazzotti, Farfa, Acquaviva, Gaudenzi, Pacetti…
“La vita antica fu tutta silenzio. Nel diciannovesimo secolo, coll’invenzione delle macchine, nacque il rumore. Oggi, il rumore trionfa e domina sovrano sulla sensibilità degli uomini” (Luigi Russolo).
Un giocoso contest, a fine cena, porrà in palio 3 magnifici piatti che “Ceramiche Pierluca” ha creato ispirandosi al futurismo (l’attività originò da “Bepi” Pierluca Mazzotti (figlio di Torido e nipote di Tullio) nel 1953 ad Albisola Capo. Il 1989 diede vita all’attuale ditta, in via Italia 25 ad Albissola Marina, in partnership con Dario Bevilacqua, poi divenuto titolare).
“Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima” (Bruno Munari).
Sarà una serata gioiosa, sorprendente, “multimediale”, che i commensali potranno ciascuno vivere ed interpretare a modo proprio, il cibo stesso è vista, olfatto, gusto, tatto, ed i cuochi si cimenteranno con impiattamenti originali.
“Nessuna paura è più stupida di quella che ci fa temere di uscire dall’arte che esercitiamo” (Umberto Boccioni).
L’immaginazione al potere, gridavano alcuni tempo fa, uno slogan politico modellato dal filosofo Marcuse per alludere alla possibilità collettiva di esprimere liberamente le proprie convinzioni ed il proprio talento. La parola immaginazione era però già piaciuta molto ad altri.
“Noi inventeremo insieme ciò che io chiamo l’immaginazione senza fili” (F. T. Marinetti).
Ho voluto insieme a noi, quella sera, professionalità cui mi legano anzitutto rapporti di amicizia, fra le quali Paolo Casazza, un architetto che come me prova nostalgia dell’avvenire, e che quella sera racconterà la figura di un genio, Sant’Elia, morto in guerra troppo presto.
“A ogni generazione la sua casa” (Antonio Sant’Elia).
Sarà con noi Silvia Bottaro, storica dell’arte e anima dell’associazione culturale “R. Aiolfi”, una vita spesa nella tutela e valorizzazione dei beni culturali del Savonese, e autrice di un recentissimo volume su Farfa contenente anche un mio scritto. Chi lo sa, forse Silvia al futurismo avrebbe aderito (come fecero molte donne), dato che il dinamismo e una certa personalità dirompente tuttora certo non le difettano.
“La mia arte pur partendo dalla realtà non è mai verista e se ne allontana in uno sforzo di sintesi, astrazione e fantasia” (Benedetta Cappa).
Sarà con noi Dario Sabatelli, figlio di Marco, editore mecenate, protagonista di stagioni culturali forse irripetibili, che “volò” con esiti altissimi a fianco dei futuristi e dei ceramisti. Gli tributai il mio omaggio già nel lungo articolo, su Farfa “cuoco”, che scrissi tempo fa per il magazine bimestrale “Liguria Food” (cliccare a questo link).
“L’ondata del decollo, la voce prepotente dei motori, l’intransigenza dell’elica, la sorpresa della sospensione a cento, cinquecento mille metri sul mare, l’ubbidienza dei comandi, l’indisciplina della bora, vuoti, impennate, tutto era meraviglioso…” (Tullio Crali).
Sarà con noi Stefano Franchini, docente di sala bar, un creativo che conosce anche il senso della parola terroir: Stefano ha appositamente ideato il futurdrink con cui s’avvieranno le portate, un favoloso Corochinato lavato nel burro di arachidi, sugo d’ananas, peperoncino, ghiacciolo al chinotto e alga kombu. Ditemi un po’ voi…
“La pittura futurista non è accademica, non è schiava dei preconcetti artistici a misure stabilite” (Pippo Rizzo).
Saranno con noi importanti ceramisti, figli di un luogo che quell’arte – meritando fama internazionale – nutre da secoli, dentro botteghe dove oggi come ieri si respira il profumo del fare artigiano.
“L’arte è per noi inseparabile dalla vita” (F. T. Marinetti).
Sarà con noi Luisa Puppo, dal 2018 Ambasciatrice di Genova nel mondo, tutta una carriera spesa al servizio della Liguria, delle destinazioni e imprese turistiche. Intervisterà i vari ospiti, per movimentare ancor più la serata con fil rouge tematici avvincenti.
“Parole in libertà: intuizione di poesia pura, morte dell’impressionismo, cioè: separazione, crollo formidabile del ponte-legame fra poesia e prosa finora stupidamente confuse” (Guglielmo Jannelli).
E (last not least) sarà con noi Emanuela Baccino, per l’occasione event manager, che alla futurcena ha consacrato ogni energia, prodigando sforzi senza i quali essa sarebbe risultata impossibile. A lei dunque va dedicata una delle citazioni più belle, che ancora una volta dobbiamo ad un genio, Boccioni, morto in guerra troppo presto.
“In scultura come in pittura non si può rinnovare se non cercando lo stile del movimento” (Umberto Boccioni).
La futurcena è proposta ad euro 45,00 tutto compreso. Indispensabili, anche per la logistica anti-covid, le prenotazioni ai numeri 019 480288 e (Emanuela) 349 8305289.
“La magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità” (F. T. Marinetti).
Grazie dunque (ma un grazie di cuore e non formale) a tutti coloro che hanno contribuito al progetto, e a coloro che quella sera ci onoreranno della loro presenza.
“Esaltando con il genio i nostri prodotti, le nostre imprese, cioè i fattori primi della nostra vita, non facciamo che dell’arte purissima e verissima” (Fortunato Depero).
Umberto Curti
Sarà una serata bellissima !!! Grazie ragazzi !