La mesra (masra/mastra) è negli entroterra la madia * , anzitutto dei fornai, cassone di legno con coperchio e gambe (per permettere il lavoro in piedi) dove la pasta madre compiva il miracolo di alzare gli impasti… Leggo in un vocabolario monferrino ottocentesco di Giuseppe Ferraro: “Mastra, madia del pane, mactra in greco ed in lat., arca del pane in Toscana, erca da pan, od erca pastoira a Torino, arbi o mastra in molti luoghi del Piemonte. Meisra noi diciamo la tavola posta sopra la madia ed a Tortona chiamano tutto il mobile mastra e mesra; mastra è detta a Nizza Marittima ed in tutta Provenza, masoa o mesoa a Genova, meza dal pa a Brescia, mesa a Mantova, maidda maijdda in sicil., maira in basco, martora e mar loia a Napoli, ed in molti luoghi dell’Italia Merid., mastra a Parma…”
* che però ha altra etimologia
Umberto Curti