Acqua di fiori d’arancio, aiga de sciura de çitrun…, acqua di zàgara, arancio bigaradier, si va recuperando una tradizione a Vallebona (IM) e altri piccoli borghi verso la Francia. Fra maggio e giugno i distillatori ottenevano un olio essenziale assai apprezzato in cosmesi, l’acqua viceversa nelle ricette dolci (in primis le bugie di Carnevale)… A Vallebona, in particolare, nel 2004 Pietro Guglielmi ha ripiantato alberi e riaperto la distilleria di famiglia aperta nel 1856, ha abbandonato gli alambicchi di rame la cui acqua bollente stressava i fiori e adottato la corrente di vapore. E da allora, a maggio, i fiori mattutini colorano di bianco le fasce terrazzate…
Umberto Curti