Rieccomi con una nuova puntata del viaggio di Ligucibario® dentro la Genova ottocentesca.
Siamo arrivati al 1851, e accadono molte cose, a Genova, in quel 1851…
Anzitutto mi piace menzionare l’inaugurazione del cimitero di Staglieno, da una “visione” di Carlo Barabino, che tuttavia era purtroppo morto nella devastante epidemia di colera del 1835. Ancora incompiuta, la struttura viene aperta al pubblico proprio il 1° gennaio.
Apre anche la scuola svizzera, la più antica in Italia, fondata come école protestante, una delle tante testimonianze del dinamismo della folta comunità elvetica che viveva nella nostra città.
Ecco poi il progressivo avvio del tiro a segno nazionale sezione di Genova, al poligono presso l’antico lazzaretto della foce del Bisagno. L’organizzazione si connota subito, ed assolutamente, per gli ideali mazziniani.
Nasce, il 17 giugno, Cesare Gamba, ingegnere-architetto-urbanista, molto attivo ed apprezzato, la cui figura ci conduce anzitutto alla nascita di Via XX settembre, alla sistemazione di Piazza De Ferrari, alla costruzione del Ponte Monumentale e al percorso di connessione tra Carignano e l’Acquasola.
Nasce il 19 agosto anche lo scultore Demetrio Paernio, già allievo all’Accademia Ligustica di Santo Varni. Paernio ritrasse, fra gli altri, Garibaldi e Mazzini, e sono sue moltissime tombe nel cimitero di Staglieno.
Infine, la pasticceria “Preti” di piazza Portello crea Sacripante e Sacripantina, dolci d’immediato successo che poi brevetterà. Sacripante (presente nei poemi cavallereschi del Boiardo e dell’Ariosto) è un re e guerriero saraceno, innamorato di Angelica, di cui però mai otterrà l’amore… In segno di solidarietà, potremmo oggi addolcire il suo tormento proprio con una porzione di quelle due delizie, e magari un tulipanino di passito o una coppa di Moscato…
Augurando ai lettori una serena Pasqua, per quest’incontro suggerisco in lettura Melissa Forti, “Il senso di Melissa per le torte”, ed. Guido Tommasi, 2017, ricettario di una ligure d’adozione (Sarzana).
Umberto Curti