Abbiamo già trattato il tema tappi e le problematiche (armillaria mellea) derivanti dall’utilizzo di sughero. Ma le aziende che prediligono questo materiale, la corteccia del Quercus Suber, non perseguono un atteggiamento banalmente tradizionale o elitario. Malgrado oggi combatta contro molti concorrenti – silicone, plastica, vetro, corone d’alluminio… – , il tappo di sughero si conferma infatti leggero, resistente, impermeabile, elastico, inerte…, v’è da augurarsi che questo legno non scarseggi mai.
Nel giugno 2006, durante un convegno a Logrono (Spagna) su vite e vino, ebbi modo di ascoltare numerosi punti di vista scientifici ed “estetici”. Emerse che il tappo di sughero “corrisponderebbe” nell’immaginario del mercato al vino ben conservato, rituale, naturale, sicuro e sostenibile, mentre gli altri tappi rappresenterebbero un passo avanti solo nei confronti del sughero (rischioso) d’infima qualità, o per chiudere bottiglie commerciali che vanno bevute giovani…