24 mar 2025  | Pubblicato in Ligucibario

Storytelling al modo di Ligucibario

santa margherita ligure

santa margherita ligure

 

 

 

 

 

 

 

Proseguono le mie lezioni di storytelling all’ITS (“per la promozione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali mediante le nuove tecnologie digitali e i social network”) in corso presso Villa Durazzo a Santa Margherita Ligure…
La lezione questa volta ha preso spunto specificamente da buone prassi altrui: Sale San Giovanni in Piemonte, Talamone in Toscana, l’urbsturismo in Basilicata, Bregenzerwald in Austria, Grasse in Provenza, Ballyhoura in Irlanda…
Ovvero esplorando identità territoriali, borghi, agricolture, tradizioni, produzioni tipiche…
Si tratta infatti, nella mia visione, anzitutto di trasferire agli allievi una maggior conoscibilità della Liguria proprio in termini di genius loci, di mood, così che possano catturarlo e trasferirlo in quel che racconteranno, on e offline, ai sensi del turista.
C’è tutto un lessico oggi da padroneggiare, per descrivere il come oltre che il dove dei luoghi, e prefigurare / direzionare questo “come” verso i migliori target.
Lo storytelling in tal senso esige autenticità, chiarezza, concretezza ed emozionalità, tanto più oggi che il turismo – per dirla con il manager catalano Ejarque – tende “psicologicamente” ad esser sempre più short and low, active and slow, sense and custom. Sempre più esperienziale.
Con gli allievi sto quindi condividendo tutte le urgenze circa un linguaggio che sia sintetico e coinvolgente, e che possa trovar spazio, competitivamente, nel mare magnum della comunicazione odierna.
E quello spazio offrirlo ad un’immagine della Liguria compiutamente mediterranea e al passo coi tempi (del marketing).
C’è molto lavoro ancora da fare, occorre fra l’altro sensibilizzare un tessuto di microimprese famigliari che fino a tutto il secolo scorso poté beneficiare di una certa rendita di posizione, ma che poi è stato scosso da deregulation e turbolenze di mercato acceleratissime (10 anni valgono ormai un’era geologica), che impongono e imporranno a titolari e staff di aggiornarsi quasi costantemente: storytelling, lingua inglese, uso di web e social…
Confido quindi, in conclusione, che i miei giovani allievi saranno tra coloro che diffonderanno i giusti verbi. In bocc’al lupo!
Umberto Curti
umberto

 

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