30 apr 2025  | Pubblicato in Ligucibario

Genova 1863, profumi di cucina

umberto curti intervistato su giobatta ratto alla biblioteca civica saffi di genova

umberto curti intervistato su giobatta ratto alla biblioteca civica saffi di genova

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 1863, a Genova, è l’anno della prima “Cuciniera” locale mai pubblicata, opera di Giobatta Ratto, la quale precede di ben 28 anni la famosa “Scienza in cucina” di Pellegrino Artusi.

Ma accadono varie cose, in quell’anno…

Nell’area di piazza Marsala l’apprezzato architetto George Edmund Street avvia il progetto per la Church of the holy ghost (prima le funzioni si celebravano in casa del console britannico…). Per l’inaugurazione nel 1872 giunge poi il vescovo di Gibilterra, Charles Harris, e per l’Epifania del 1898 il cappellano protestante reverendo Richard Douglas arbitra un’amichevole del Genoa contro una Rappresentativa Torino (non la – successiva – finale del primo scudetto vinto dal Genoa, 2-1 contro l’Internazionale Torino, arbitrata da Adolf Jourdan). Chi desideri approfondire la Church può intanto fruire del link

https://srvcarto.regione.liguria.it/dtuff/img/Vincoli_Monumentali/decreti/00108761.pdf

Nel 1863 nasce il pittore Giuseppe Sacheri, di ottima famiglia, viaggiatore curioso, e sodale, fra gli altri, dei cosiddetti “pittori di Sturla”. Vive ad Albaro, nel centro storico, a Bogliasco, a Chiavari…, fino a trasferirsi in quella ridente Pianfei, località montana, dove muore nel 1950.

Nasce nel 1863 anche Giuseppe Celle, capace urbanista, già allievo di Cesare Gamba, progettista instancabile ed uomo cordiale, cui dobbiamo lavori in città e fuori città, ad esempio l’Istituto delle Giannelline di Chiavari e la strada 586 della val d’Aveto, vari bei palazzi del centro di Genova, nonché l’ospedale San Martino (dove un’epigrafe meritatamente lo ricorda)…

Ma per chi, come me, si occupi di storia dell’alimentazione (e di turismo enogastronomico) il 1863, come detto, si lega alla prima edizione di un ricettario che ebbe vasto successo ed è tuttora ristampato. Edita dai fratelli Pagano, la fatica di Giobatta Ratto rappresenta un forziere di quasi 500 ricette. Il nome dell’autore compare in realtà solo dalla terza edizione, e quello del figlio Giovanni (un musicologo) dalla quarta. L’opera, che integra due mood differenti, uno più internazionale uno più localistico, contiene apparati ancora attuali anche per quanto concerne l’organizzazione del lavoro in cucina, l’igiene degli alimenti, la manutenzione delle derrate…

E’ dunque proprio “La cuciniera genovese” del Ratto l’opera che propongo in assaggio agli amici lettori di Ligucibario®. Con un arrivederci, fra due settimane, al 1866…
Umberto Curti
umberto

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