23 giu 2025  | Pubblicato in Ligucibario

Gelato e cioccolato

semifreddo amaretto

 

 

 

 

 

 

 

 

Estate, sinonimo di gelato, di carapine e palette, di passeggiate sui lungomari…
Genova e la Liguria vantano come noto belle tradizioni (personalmente mi sono occupato di pànera anche in collaborazione col Comune di Genova, link qui), ma in tale àmbito, ancora una volta, è importante per il consumatore e il gourmet “volersi bene” e scegliere qualità.
Ai miei corsisti, peraltro, ripeto sempre di “testare” anzitutto gusti come il fiordilatte, di verificare le liste degli ingredienti (se sono tanti e quello “chiave” – ad es. il latte nel fiordilatte… – non è tra i primi qualcosa non quadra), di premiare la naturalità, di evitare produzioni ove abbondano latte in polvere, additivi, addensanti, coloranti, grassi idrogenati… Un gelato ipercolorato, e quasi stucchevole quanto a grassi e dolcezza, è un’offesa al made in Italy.
La semplicità – per converso – è sovente indizio di accuratezza, anche nella scelta delle materie prime: bando agli esotismi e alle mode passeggere.
Qualche tempo fa un locale mi ha servito proprio un fiordilatte “sovrastato” da cioccolata calda, purtroppo non delle migliori.
Mi è tornata alla memoria mia madre, primi anni ’70 del secolo scorso, che con un pentolino e pochi ingredienti preparava miracoli di merende – easy ed economiche – a me e ai miei amichetti.
Per la cioccolata calda – squisita anche d’estate, cogliendo l’attimo giusto – occorre anzitutto un buon cacao e del buon cioccolato (al latte), lo zucchero non dovrebbe di solito superare il 15% del cacao.
Per 4 persone bollite circa 600 ml di latte intero, aggiungete 60 g di cacao amaro e 30 di zucchero (che avrete già mischiato) e infine 120 g di cioccolato ridotto a pezzetti. Mescolare sempre e bene, e con un po’ di pazienza ed esercizio non sarà difficile ottenere quella consistenza densa che davvero poi seduce tutti (non dovrebbe occorrervi maizena)…
Umberto Curti
umbi versa

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