Le gallette di Santa Caterina (di Alessandria) protettrice dei marinai, ad Alassio, sono tonde e appena dolci, aromatizzate da semi di finocchio (e zafferano?), e infine cotte in forno. Il grasso era strutto. Fungevano da ricevuta per il versamento della quota annuale alla Confraternita. Ho reperito alcuni legami con la non lontana Erli, ed alcuni versi di Antonio Carossino, che le definisce dure come pietra, fatte di farina, acqua e sale. Presumo si reperiscano anzitutto presso il panificio-pasticceria “Canepa” nel budello… Ligucibario® abbina loro preferibilmente un passito a bacca bianca.
Umberto Curti