Azzeruolo (natola in Liguria) corrisponde al Crataegus azarolus, Linneo 1753. E’ un albero da frutto poco “esigente”, della famiglia Rosacee, assai diffuso nell’areale mediterraneo, dove giunse forse dall’Asia Minore forse da Creta chissà… La pianta fiorisce ad aprile/maggio e prosegue la maturazione sino a settembre. Alto 3-5 metri, longevo, resistente sino a circa -18C°, l’azzeruolo offre un pomo commestibile, tondo, di circa 2 cm di diametro (4 cm nelle piante coltivate). Il quale ha colore amaranto, o d’un chiaro bianco-giallastro. La sua polpa, giallo-verdognola, contiene 3 piccoli semi e trasmette ai nostri sensi una nota agrodolce simile alla nespola. Detiene molte virtù, fra cui il contenuto in vitamina C. Se ne ricavano confetture e gelatine, utili anche in senso decorativo per la pasticceria, nonché liquori, e se posto sotto spirito o grappa tale frutto si conserva a lungo. Oggi l’azzeruolo è una sorta di rarità, ma vanta un passato più illustre, allorquando punteggiava i declivi assolati sovente in coabitazione coi lecci. Oggi come ieri ama i suoli secchi e ben drenati. Si trova in commercio a circa 15-30 euro la pianta.
Umberto Curti