Ho svolto il 14 marzo scorso una conferenza alla Biblioteca Civica “Saffi” di Genova Molassana dal titolo L’autunno del Medioevo. Una primavera gastronomica. Davanti ad un pubblico davvero interessato, ho potuto raccontare un “calendario” di situazioni, di fatto dal 1152 al 1506, idonee a rappresentare quel che allora si mangiava a Genova e dintorni, per comprendere aspetti sociali ed economici che all’alimentazione direttamente si connettono.
La Superba dedica infatti il 2024 al Medioevo, con una serie di iniziative di approfondimento su una stagione storica – certo non statica né oscurantista – che al suo culmine fa da cerniera, chiudendo la tragedia della peste presente anche nel Decameron di Boccaccio (1348…), e aprendo le porte alle grandi conquiste anzitutto scientifiche, tecnologiche e geografiche dell’età colombiana e rinascimentale. Ma anche agli tsunami in campo culturale e agricolo (patate, mais, cacao, pomodori, peperoni, zucchine, fagioli…) che ne seguiranno… La locandina dell’evento, emblematicamente, contiene una foto di gadus morhua, il dono che dalle isole norvegesi Lofoten si trasformò in baccalà e stoccafissi squisiti.
Fra il disfarsi conclusivo dell’impero romano del 476 e la reconquista di Granada del 1492 si “posizionano” per così dire le parole di Umberto Eco, non a caso grande studioso anche delle organizzazioni monastiche (chi non ha letto “Il nome della rosa”?): “Il Medioevo inventa tutte le cose con cui stiamo ancora facendo i conti, le banche e la cambiale, l’organizzazione del latifondo, la struttura dell’amministrazione e della politica comunale, le lotte di classe e il pauperismo, la diatriba tra Stato e Chiesa, l’università, il terrorismo mistico, il processo indiziario, l’ospedale e il vescovado, persino l’organizzazione turistica: sostituite le Maldive con Gerusalemme e avete tutto, compresa la guida Michelin”.
Al termine dello speech ho fornito al pubblico anche un elenco di possibili letture tematiche, visto che la saggistica disponibile in primis presso le principali biblioteche genovesi è molto abbondante e qualificata. Chi viceversa voglia “rivedere” una videosintesi dell’evento, la trova a questo link.
Prossimo appuntamento alla “Saffi” il 16 maggio, sempre dalle h 17.00, allorché parlerò dell’incontro fra diversità culturali in senso gastronomico…
Umberto Curti