L’approccio promozionista sta producendo risultati significativi. Di cosa si tratta, nella quotidianità di una famiglia?
In questi ultimi anni la ricerca clinica ha dimostrato che in un mondo in continua evoluzione, che sfida il nostro sistema immunitario con sempre nuovi stimoli, la strategia dell’evitamento non dà buoni risultati.
Vi è stato quindi un radicale cambiamento nei suggerimenti dati alle famiglie con famigliarità allergica positiva: invece di evitare gli allergeni già nella gravidanza, come si faceva un tempo, ora si consiglia di introdurre nella dieta del bambino anche gli alimenti allergenici a partire dal quarto mese di vita, periodo favorevole alla induzione della tolleranza.
Anche le terapie desensibilizzanti volte a reindurre la tolleranza per i singoli alimenti stanno mostrando, per alcuni allergeni alimentari, in particolare latte e uovo, dei risultati molto soddisfacenti.
Paola Minale, Direttore f.f. U.O.C. Allergologia, Policlinico Ospedale San Martino IRCCS, intervistata da Umberto Curti
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