Urneiru (Rionero) è uno dei simboli di Calizzano, in alta val Bormida. La passeggiata che corre lungo una delle rive introduce infatti ad un bosco fatato… Col tempo, senza fretta, Luisa ed io abbiamo imparato a percorrerla fino in fondo, davvero in fondo, là dove poi sale verso Cascina Cucalegni (Coccalini), o dove piega a sinistra per salire a Costa di Mereta, o dove di fatto compie un dietrofront e attraverso Strada Beccaria riconduce a Calizzano…
E “Terra e legno”, a Calizzano, è uno scrigno di garbo proprio al centro del carruggio (via Garibaldi), dove si lavorano argilla e legno per creare oggetti personalizzati e per restaurare cose d’altri tempi, perpetuando mestieri creativi, seducenti e antichi, l’arte della ceramica e quella della falegnameria.
In questi giorni “Coelum aqua terra” è una mostra fotografica che i titolari, Agostino e Giuliana, dedicano proprio alle acque di Rionero. Ma ideata e allestita anche, ed ancora una volta, per arricchire e animare la classica “passeggiata” in centro paese.
Amico Lettore vedrai foto che odorano di artigianato, di manualità, di silenzi, scattate da una macchina fotografica che è compagna del fotografo e non lo “estromette”.
Ed ecco, là dove la “stenografia emozionale” del linguaggio fotografico confina con altre forme espressive, persino qualcosa dell’Impressionismo, di Boccioni, di Delaunay, o della pittura informale.
Dunque davvero regàlati un quarto d’ora, entra in bottega, curiosa fra le cento cose belle… Sarà anche l’occasione per rallentare un poco, esplorare uno sguardo altrui, e soprattutto cogliere le armonie dei movimenti e delle luci della natura (quella che troppo spesso violiamo e poniamo a rischio…).
Lontano, come scriverebbe il poeta Caproni, dagli “insensati clamori”.
Umberto Curti